di Carlo Giuro
Il futuro dei giovani di oggi sembra tingersi di nuovi colori rispetto a quello delle generazioni precedenti, anche sul fronte del risparmio. Ecco che allora, al di là del sostentamento quotidiano che pure ha il suo peso (nella prima infanzia si stima che questa voce possa pesare fino al 20% sul budget famigliare), sempre più genitori o nonni gettano le basi per costruire un gruzzolo a favore dei propri figli o nipoti. E l’inizio del nuovo anno scolastico può essere l’occasione per programmare un piano di risparmio ad hoc. La cosa importante è che per intraprendere quello che appare sempre più come un lungo viaggio (eloquenti le stime elaborate al proposito dalla Fondazione Visentini, secondo cui un giovane di 20 anni nel 2004 ha impiegato dieci anni per costruirsi una vita autonoma, nel 2020 ne impiegherà 18 e nel 2030 addirittura 28) serve una direttrice di marcia, un metodo. L’investimento per i figli, anche in termini di quantificazione delle risorse finanziarie da destinarvi, va progettato considerando le spese quotidiane per la famiglia, eventuali rate del mutuo e le altre esigenze di risparmio. Bisogna anche decidere se si vuole investire in unica soluzione (potrebbe essere il caso dei regali ricevuti in occasione di una festività o ricorrenza, come battesimo, comunione, compimento della maggiore età eccetera) o piuttosto passo passo, in forma rateale. Ulteriore profilo da considerare è rappresentato poi dall’individuazione degli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere con l’investimento, anche in rapporto all’età del figlio. Si vuole mettere da parte una somma per quando il giovane andrà all’università, per farlo andare all’estero a imparare le lingue, per fargli avviare un’attività professionale o economica, per supportarlo nell’acquisto della casa? La distanza dall’obiettivo diventa di conseguenza l’orizzonte dell’investimento. Una volta stabilito il fine, si possono scegliere le soluzioni da raggiungerlo.
Il risparmio gestito offre la via dei fondi comuni. Se il punto di partenza fosse rappresentato da una piccola dote già a disposizione, la formula migliore è rappresentata dalla sottoscrizione di un fondo comune con la formula Pic (Piano di Investimento di Capitale) orientando la scelta della tipologia in relazione all’intervallo di investimento; su archi temporali lunghi si può guardare a categorie come azionario euro, azionario internazionale (per sfruttare una ancora maggiore diversificazione) o bilanciato azionario.
Nell’ipotesi in cui si parta da un capitale di importo consistente il suggerimento è invece costruire un giardinetto composito di fondi di diversa tipologia per calmierare il rischio, prevedendo anche una quota di liquidità per far fronte a eventuali necessità di riscatto. Nel caso in cui l’investimento sia in forma rateale, lo strumento da utilizzare può essere quello del piano di accumulo (Pac) in fondi comuni, prestando attenzione all’architettura dei costi. Esistono anche versioni rivolte a bisogni specifici, le quali utilizzano motori gestionali che in automatico, tramite meccanismi «life cyle», indirizzano l’investimento all’evolversi della durata (ad esempio, Eurizon Meta Superflash per ragazzi compresi tra i 18 e i 35 anni).
In ottica poi di diversificazione del portafoglio può essere considerata anche la soluzione dei Pir (Piani Individuali di Risparmio), con versamento unico (massimo 30 mila euro l’anno) o a rate. Il Pir offre un significativo beneficio rappresentato dall’esenzione fiscale dei rendimenti a condizione che si rispetti un periodo di detenzione di almeno cinque anni (si veda box in alto in pagina).
Anche il mondo assicurativo offre diverse soluzioni. Se l’investimento è in una sola soluzione, il focus va puntato sulle polizze a premio unico, facendo attenzione ai caricamenti (costi di ingresso) e ai costi di gestione annui. La tipologia da utilizzare potrebbe essere quella delle polizze rivalutabili (ramo I, legate alle gestioni separate) nel caso in cui la propensione al rischio fosse estremamente prudenziale. Considerando l’attuale curva dei tassi sembra però preferibile su archi temporali protratti guardare a polizze multi-ramo che associano a una quota del premio investito in gestioni separate una parte in unit linked per conferire maggiore dinamicità al piano.
In caso di investimento in forma rateale la polizza multi-ramo può essere a premio unico o periodico (anche in quest’ultimo caso bisogna verificare l’ammontare dei caricamenti del piano di versamenti). Il mercato assicurativo offre poi polizze vita (legate a gestioni separate o alle unit linked) specificamente rivolte all’esigenza di accumulo per figli o nipoti. Attingendo al Monitor Prodotti di Iama Consulting, si possono tra le altre citare Futuro Dedicato di Axa , Cattolica & Risparmio Piccoli Grandi Passi, Crescendo e Young Doppio Bonus di Uniqua Previdenza, Dimensione Studi di Groupama, Penso a Te di Intesa Sanpaolo Vita, PostaFuturo da Grande di Poste Vita, Risparmio Giovane di Unipol Sai, Crescita Reale Zerodiciotto di Reale Mutua. In generale, questi prodotti combinano un piano di risparmio assicurativo, finalizzato al finanziamento dell’accesso al ciclo di studi universitario (capitale o rendita) o alla costituzione di una riserva, con garanzie complementari che forniscono coperture in caso di prematuro decesso o invalidità del genitore o nonno, prevedendo il completamento del piano da parte dalla compagnia. Ci può essere poi un sistema incentivante legato ai meriti scolastici con una graduazione del bonus, passando dalla misura piena in caso di ottenimento del massimo dei voti all’esame di maturità (100) a una misura ridotta se il voto si colloca in un range inferiore. I premi possono proseguire anche con riferimento al percorso universitario.
Ad esempio, Mediolanum New Generation prevede il rimborso di una quota dal 25% al 100% dei caricamenti in concomitanza con la scadenza predefinita del piano (10, 12, 15 e 18 anni) nel caso in cui il diploma di maturità sia stato conseguito durante la vita contrattuale del prodotto, con una votazione superiore a 95/100 e secondo le tempistiche regolari. Mentre se il giovane indicato come beneficiario della polizza Futuro Dedicato di Axa supera l’esame di maturità con una votazione minima di 95/100, il capitale che riceverà a scadenza sarà maggiorato del 10%. In generale le polizze vita, a fronte di costi superiori ad altri prodotti gestiti, come i fondi, offrono una serie di coperture caso morte oltre che vantaggi fiscali. Da non dimenticare la soluzione dei buoni fruttiferi delle Poste; uno dei punti di forza, al di là della sicurezza, è rappresentata dall’economicità (non prevedono spese di sottoscrizione, rimborso e gestione) e dalla fiscalità di vantaggio (essendo tassati con aliquota del 12,5%).
Le Poste offrono anche Risparmiodisicuro, con cui si possono sottoscrivere buoni postali con cadenza periodica mensile, trimestrale, semestrale o annuale in modo automatico. In caso di minori esiste la tipologia dedicata dei buoni intestabili a soggetti con un’età compresa tra 0 e 16 anni e mezzo. Restituiscono sempre il 100% del capitale investito e gli interessi maturati fino al compimento del 18° anno di età. Esiste anche la soluzione rateale costituita da Piccoli e Buoni, un piano di risparmio grazie al quale è possibile investire, in maniera automatica e continuativa, nei buoni fruttiferi per il minore. Il quale deve essere intestatario di un libretto di risparmio. La rata d’ingresso è pari a 50 euro o multipli e uguale importo è previsto per le rate. L’ultima sarà quella che cade il mese antecedente il compimento dei 16 anni e mezzo del beneficiario e al compimento dei 18 anni l’importo dei buoni sottoscritti, maggiorato degli interessi, verrà automaticamente accreditato sul suo libretto. I Btp di pari scadenza offrono di più, ma il punto di forza dei buoni fruttiferi è che si può chiedere il rimborso in qualsiasi momento, percependo il capitale investito, al netto degli eventuali oneri fiscali, e gli interessi maturati. (riproduzione riservata)
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