Lo sviluppo del settore assicurativo è caratterizzato attualmente da: forte pressione sui prezzi e concorrenza, adozione massiccia degli smartphone come attivatore del cambiamento comportamentale del consumatore, cambiamenti tecnologici e facilità a finanziare le iniziative imprenditoriali volte a rispondere alle nuove necessità.
Secondo Minsait – la business unit di trasformazione digitale di Indra – questo nuovo scenario definirà le basi per lo sviluppo di un nuovo modello di prestazioni di servizi al cliente, basato sulla gestione completa dei rischi attraverso le tecnologie disruptive.
Questo nuovo modello sarà in grado di coniugare le strategie di ottimizzazione dei costi e di differenziazione dei prodotti. Le basi per la trasformazione digitale al fine di affrontare i nuovi competitor e le sfide del settore sono: la creazione di nuovi modelli di business basati su piattaforme aperte, che consentiranno alle compagnie assicurative di offrire ai propri clienti prodotti e servizi di terze parti, lo sviluppo di prodotti contestuali e personalizzati a partire dalle conoscenze create dalle impronte digitali lasciate dal consumatore attraverso il cellulare e le reti sociali.
Così afferma lo studio Il settore assicurativo, la trasformazione verso il risk management completo e personalizzato sulle tendenze del settore realizzato da Minsait: una guida pratica volta a orientare le società sulle azioni da intraprendere al fine di adeguarsi e sopravvivere nel nuovo contesto creando valore per i propri clienti e per il business.
«La tecnologia è diventata un elemento chiave per i nuovi modelli di rapporto con il cliente. Nonostante ciò, la strategia determinerà il successo della trasformazione digitale. A questo scopo, contare su partner tecnologici di garanzia ci consentirà di focalizzarci sulla strategia», ha affermato Elena Pablos, direttore del mercato Assicurativo di Indra. Nuovi prodotti di impatto Minsait ha identificato quattro prodotti che contraddistinguono il potenziale di impatto sul modello di business attuale delle compagnie assicurative. Si tratta delle assicurazioni per la Connected Car, la Smart Home, lo Smart Health e la Cyber-assicurazione.
«Il Connected Car si evolverà verso un modello di pagamento per rischio in cui l’assicurazione dovrà integrare servizi a valore aggiunto quali la prevenzione dei guasti o parcheggi. A sua volta, esso richiederà la firma di alleanze in cluster, dove parteciperanno i OEMs (produttori di veicoli) come i veicoli agricoli, le compagnie assicurative e le società di tecnologia come providers della piattaforma IoT che supporta il modello», racconta Miguel Ángel Gonzalez San Román, direttore di Digital Solutions di Minsait.
Qualcosa di simile accadrà nel campo delle assicurazioni per la Smart Home, dove le compagnie assicurative aspirano a diventare un player dell’ecosistema nel quale si supportano i servizi, ridefinendo l’assicurazione per la casa. Inoltre, l’analisi delle informazioni raccolte attraverso i sensori consentirà di segmentare il profilo di rischio e offrire prezzi più competitivi.
D’altra parte, lo studio sottolinea la tendenza alla crescita della cyber-assicurazione come opportunità di business per le compagnie, nella misura in cui riusciranno a differenziarsi nella fornitura di servizi che coprono, dalla valutazione del cyber-risk dei propri assicurati, al fine di offrire una copertura e dei premi più adeguati alle loro necessità e cyber-capacità, fino ai servizi di prevenzione e forensi relativi alla gestione degli incidenti.
Infine, nell’ambito Smart Health, le compagnie assicurative e i loro fornitori si stanno muovendo verso nuovi modelli di servizio per ridurre i costi e migliorare l’esperienza del paziente, come la tele-visita e i servizi di autogestione innovativi basati su volumi di informazione condivisa (citazioni, monitoraggio dei pazienti, wearables, sensori, ecc.).
La scommessa delle Insurtech
In virtù di ciò, lo studio sottolinea il fatto che le compagnie assicurative dovranno scommettere sullo sviluppo di piattaforme con architetture aperte in grado di facilitare l’utilizzo dei dati proprietari e di terzi.
Le società del settore diventeranno i pilastri di un ecosistema che consentirà loro di associarsi con player non tradizionali, come le Insurtech, che saranno in grado di completare i servizi e di apportare nuove abilità per evolvere il settore verso la gestione completa del rischio.
«Per il settore assicurativo attuale, le Insurtech rappresentano più un’opportunità che una minaccia, in quanto funzionano come il banco di prova di nuove idee e modelli di lavoro replicabili dalle compagnie assicurative. Inoltre, il nuovo ecosistema combina la capacità innovativa di questi nuovi player con le capacità di altri attori quali, tra gli altri, operatori (contrattazione mobile), compagnie elettriche, di perizia digitale, fornitori di cybersecurity e TPP (Third Party Providers)», ha spiegato Miguel Ángel Gonzalez San Román, direttore di Digital Solutions di Minsait.
In questo senso, le compagnie assicurative devono, in primo luogo, promuovere un nuovo modello di rapporto digitale con il cliente, dove il cellulare diventerà il device omnicanale in grado di fornire esperienze avanzate. Inoltre, dovranno catturare valore per il business attraverso la raccolta ed elaborazione dei dati attraverso strumenti di analisi e modellizzazione. Questa digitalizzazione delle interazioni rappresenta un’opportunità per dare al consumatore un valore superiore basato sulla consulenza personalizzata e sulla capacità di offrire polizze contestualizzate in real time (a.e. una polizza di furto quando si paga un articolo in una gioielleria).
Inoltre, il trattamento delle informazioni accumulate costituisce un importante strumento per il miglioramento della produttività commerciale delle compagnie e della selezione del rischio. Infatti, facilita il calcolo della probabilità delle conversioni di un lead in vendita e l’elaborazione delle proposte da parte degli agenti commerciali.
Hugo Pavan, responsabile di sviluppo dell’offerta del mercato assicurativo di Indra, segnala che «è necessario portare la digitalizzazione alla messa in funzione dei processi chiave (in termini di costi e di servizio) attraverso l’utilizzo intensivo della tecnologia, cercando una maggiore efficienza ed eliminando la presenza fisica e la carta. Ad esempio, in ambiti quali il digital onboarding e la gestione parziale o completa degli incidenti attraverso il cellulare del cliente».
Stando ai dati di Minsait, la tele-perizia può aiutare a ridurre fino al 50% i costi abitualmente sostenuti dalle compagnie assicurative nelle normali perizie. Inoltre, la registrazione originale dei danni permette un controllo del processo di riparazione con un risparmio superiore al 25%. Altre frontiere aperte dalle nuove tecnologie per migliorare l’efficienza commerciale e operativa sono l’utilizzo della realtà virtuale per i trattamenti a lungo termine e per le malattie croniche, la gamification come mezzo per favorire l’adozione di comportamenti che riducono il rischio e le nuove soluzioni basate su Big Data e IoT per migliorare la lotta contro le frodi e per anticipare il rischio.
Il valore dell’intelligenza sociale
Le reti sociali rappresentano un’altra leva del mondo digitale che Minsait ritiene fondamentale per lo sviluppo del settore assicurativo e che sta ridefinendo il ruolo delle compagnie.
Le infrastrutture Cloud stanno facilitando l’utilizzo di strumenti di Big data e di Machine learning per analizzare il comportamento dei consumatori al fine di raggiungere una maggiore personalizzazione della proposta, generando engagement, interagendo in tempo reale con i clienti e monitorando la reputation della società e dei concorrenti. Secondo i dati del rapporto, l’anticipazione e l’identificazione dei modelli di rischio a partire dalle citazioni dei detrattori consente una riduzione del 10-20% degli sforzi di comunicazione proattiva volti a fermare o mitigare l’impatto delle crisi di reputation e di early warning entro un’ora dall’inizio della catena negativa.
Nell’ambito dell’acquisizione e fidelizzazione dei clienti, la gestione dei social media consente alle compagnie di: rilevare i casi di utenti insoddisfatti, di anticipare vantaggi e sconti a influencers e ai clienti che citano positivamente altri brand, di realizzare promozioni di servizi associati a nuovi rami. Secondo Minsait, le metriche evidenziano miglioramenti fino al 10% nella produttività per acquisto dei segmenti, la stessa percentuale di aumento della tassa media di cross selling su clienti con esperienze positive di servizi non ancora contrattati. Infine, la segmentazione dei clienti con profili social consente di: identificare nuove nicchie di assicurazione attraverso followers acquisiti nell’ambito di campagne, localizzare utenti che praticano sport ad alto rischio (attraverso le immagini pubblicate su Instagram), classificare le abitazioni in base al tipo di consumo (ad esempio, la concentrazione di digital homes per lo sviluppo di servizi come la Connected Home o il Connected Car).
Il rapporto completo su: https://www.minsait.com/en/whats-new/insights/insurance-sector-transformationtoward-integral-and-personalized-risk-management