La crisi economica si può dire sia ormai alle spalle e risultano dunque in crescita le famiglie in grado di risparmiare e quelle che optano per forme di risparmio gestito.
Sono questi alcuni dei punti che emergono dall’indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani nel 2017, presentata da Intesa Sanpaolo e dal Centro Einaudi a Torino.
Nel dettaglio, la quota di risparmiatori italiani nel 2017 è salita da 40 a 43,4%, con un aumento dall’8 al 13% delle famiglie che si affidano al risparmio gestito.
E’ cresciuto inoltre di 10 punti il dato relativo alle famiglie italiane intervistate per la ricerca, che si definisce economicamente indipendente, insieme alla quota di chi ritiene sufficiente o più che sufficiente il proprio reddito, passata da 47,2% a 60,8%.
Tuttavia, “è vero che aumenta la quota degli intervistati che dichiarano di avere in portafoglio strumenti di risparmio gestito, ma la partecipazione delle famiglie al mercato azionario si mantiene decisamente limitata”. Sottolinea Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, aggiungendo che “una maggiore educazione finanziaria degli italiani potrà contribuire ad accrescere la quota di investimento diretta o indiretta in azioni”.
Infatti, resta ancora basso il grado di alfabetizzazione finanziaria degli italiani. L’indagine di Intesa Sanpaolo e del Centro Einaudi ha rilevato che circa 2/3 delle persone intervistate ha consapevolezza dei tassi d’interesse, metà appena comprende correttamente cosa siano l’inflazione e la diversificazione del rischio e solo il 30% del campione di 1.024 famiglie ha avuto un’educazione finanziaria specifica.