Le auto rileveranno traffico, smog e abitudini del guidatore
di Francesca Sottilaro

Dopo le proposte commerciali e di intrattenimento fornite dal computer di bordo a chi guida in modalità di car sharing arrivano con l’operatore italiano Share’ngo le prime auto elettriche con wi-fi destinate a fornire contenuti sullo smartphone del guidatore (video promozionali inclusi) e a collezionare in tempo reale informazioni utili sia sulla città (dal traffico alla qualità dell’aria fino alle condizioni del manto stradale) sia sull’utente.

Non solo. Le auto (la tariffa è di 0,28 centesimi al minuto), una volta parcheggiate, diventeranno un nuovo punto di accesso wi-fi anche al semplice passante della strada.

«È come se le city car si trasformassero in un nuovo hot spot per la connessione diventando a loro volta contenitori di big data (l’enorme mole di dati lasciate dai consumatori sulla rete, ndr)», spiega a ItaliaOggi Luca Mortara, direttore marketing di Share’ngo.

Il network di auto elettriche free floating (si prendono e si lasciano in qualsiasi zona della città), attivo con 1.400 unità a Milano, Roma e Firenze, ha formalizzato ieri l’arrivo del wi-fi in auto a partire dal 2017. Una novità, quest’ultima, che dovrebbe riguardare, secondo quanto emerso dai lavori del progetto milanese #IOcondivido (a sostegno della sharing economy), anche un altro fornitore. Si tratta di Car2go, l’operatore tedesco del gruppo Daimler attivo in Usa e in Nord Europa e pronto a lanciare nelle prossime settimane alcune novità, dalle auto a 4 posti alla connettività.

Il wi-fi per Share’ngo va ad aggiungersi al servizio di urban advisor (si veda ItaliaOggi del 26/8/2016) chiamato Shop’ngo, Sport’ngo, Show’ngo: in pratica grazie ad accordi commerciali con oltre 50 partner, tra cui palestre, super (come Carrefour) o teatri, sono garantiti servizi ad hoc e facilitazioni a chi guida in modalità condivisa, tramite avvisi sul computer di bordo e, una volta scesi dall’auto, sullo smartphone.

«Nei prossimi giorni cominceremo a Milano i test sulle prime auto con wi-fi chiamate Eco-Watch», sottolinea Mortara, «il primo vantaggio è che le city car potranno parlare tra di loro e oltre a essere definite un nuovo accesso di wi-fi cittadino saranno in grado di fotografare informazioni in tempo reale sulla mobilità condivisa e sui centri cittadini più di ogni altro rilevatore sul territorio».

La connessione interna sarà utile a fornire contenuti aggiuntivi. «Pensiamo a chi passa vicino a un teatro di Milano», racconta, «se con il servizio di urban advisor arriva la promozione per acquistare il biglietto tramite un alert di 30 battute sullo smartphone e sul computer di bordo, il wi-fi può veicolare video e contenuti estesi.

L’auto, insomma, diventa la protagonista di una nuova realtà aumentata», aggiunge il direttore marketing di Share’ngo.

Dopo tre mesi di test e accordi con il Comune di Milano per migliorare la connettività il servizio diventerà operativo.

L’annuncio di Share’ngo coincide con una settimana ricca di eventi dedicati alla sharing economy, in concomitanza con la sette giorni europea (fino al 23 settembre) dedicata alla mobilità sostenibile.

Sempre ieri, a Roma, Enel Energia e Università degli studi Roma Tre hanno presentato il progetto «e-go car sharing», un servizio al 100% elettrico in collaborazione con Renault riservato a studenti e personale docente e amministrativo dell’Università.

Saranno 30 i veicoli elettrici e altrettante le postazioni di ricarica per fare il pieno di energia presso 4 parcheggi dell’ateneo.

Il progetto prevede una fase di test in cui cento utenti selezionati da Roma Tre potranno provare il servizio e diventare veri e propri portavoce e testimonial dell’iniziativa all’interno dell’Ateneo. Dal 16 ottobre il car sharing elettrico sarà disponibile sia per gli spostamenti universitari che per utilizzo privato.

Intanto, per diffondere l’economia condivisa anche a un pubblico over 50 è partita a Milano l’iniziativa di Altro Consumo #IOcondivido che culminerà il prossimo weekend con una due giorni dedicata alla formazione, in collaborazione fra gli altri Airbnb e Comune di Milano. «La sharing economy può crescere solo grazie a una maggiore conoscenza delle opportunità», spiega Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo. «Per questo i milanesi avranno a disposizione i mezzi per abbattere le loro resistenze, legate anche alla condivisione di dati (oltreché di beni propri, come l’auto o la casa) e alle ripercussioni fiscali».

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