di Anna Messia
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La svolta è arrivata in piena estate. Dopo tre anni, le tariffe delle polizze Rc Auto hanno ripreso ad aumentare. Il dato è emerso dalle rilevazioni Istat che, a luglio, hanno registrato un tasso di crescita annua dello 0,48%. Un trend proseguito anche ad agosto, quando l’incremento è stato dello 0,68%. La sterzata che il settore assicurativo preparava da mesi sembra insomma essere arrivata. Certo c’è da considerare che i dati rilevati dall’istituto di statistica riguardano i listini delle polizze Rc Auto, che possono non coincidere con i prezzi effettivamente pagati dagli automobilisti. Le reti di vendita hanno spesso margini di manovra per praticare sconti ai propri clienti, in particolare nelle polizze auto. Ma in ogni caso l’inversione c’è, e si tratta di una novità importante per il settore, che arriva dopo più di tre anni di discesa ininterrotta dei prezzi. Il calo, sempre su base annua, era iniziato a luglio 2013 con un -0,90%, ed è arrivato a punte di oltre il 3% (gennaio 2014). Negli ultimi 4 anni, secondo le analisi dell’Ania (che considera anche gli sconti), il prezzo medio si è ridotto in particolare di 80 euro, passando dai 435 euro medi di giugno 2012 ai 355 euro del giugno scorso.
Certo le tariffe italiane, vale la pesa ricordarlo, sono ancora tre le più alte d’Europa e a pesare sono le frodi e il costo dei risarcimenti, spesso più alti di altri Paesi. Negli ultimi anni la frenata era stata però evidente grazie a diversi fattori: interventi normativi, come quelli che hanno tagliato i risarcimenti legati ai colpi di frusta (che hanno ridotto le frodi) ma anche situazioni contingenti. Come quelle che si sono venute a creare con la crisi economica, che ha causato una minore circolazione delle auto e di conseguenza con un calo dei sinistri. Ora che la crisi sembra aver allenato la presa, sulle strade ci sono più autovetture, anche gli incidenti hanno smesso di ridursi e il ciclo nell’Rc Auto si sta invertendo. Per mesi le compagnie hanno continuato a partecipare a un gara al ribasso dei prezzi, favorita anche dai confronti dei preventivatori online, che non trova però più giustificazioni nel calo dei costi. I margini per le assicurazioni si sono inevitabilmente assottigliati e ora più di qualcuno ha deciso di tirarsi fuori dalla guerra dei prezzi bassi, tornando a ritoccare all’insù le tariffe. Ma il panorama sembra piuttosto variegato. Anche tra i big ci sarebbe infatti chi continua ad applicare prezzi e sconti da saldo, a vantaggio degli automobilisti più attenti alle promozioni. (riproduzione riservata)
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