di Anna Messia
La prima grande novità è attesa per ottobre, quando Poste Italiane avvierà la nuova piattaforma per la «consulenza guidata», la quale prevede iter standardizzati con l’obiettivo di individuare la migliore soluzione di investimento per i clienti. Ma le manovre messe in atto dal gruppo guidato da Francesco Caio per far crescere i servizi finanziari e assicurativi sono decisamente più ampie. Passano per il potenziamento della rete dei promotori finanziari, ma anche per la crescita delle sale assicurative specializzate realizzate all’interno degli uffici postali. Del resto lo sviluppo della raccolta finanziaria rappresenta un pilastro portante del piano industriale presentato dal manager lo scorso ottobre, in occasione della quotazione a Piazza Affari del gruppo, che punta a 500 miliardi di raccolta di risparmio entro il 2020. Già oggi le Poste sono leader in Italia nei servizi di pagamento e di risparmio con 488 miliardi di euro di masse in gestione e 109 miliardi di riserve tecniche di Poste Vita, la compagnia assicurativa guidata da Maria Bianca Farina. Ma l’intenzione di Caio è di accelerare ancora, in un contesto di tassi d’interesse bassi o addirittura negativi che si è fatto però decisamente più complicato. «Poste si sta preparando a indirizzare il risparmio delle famiglie verso prodotti nuovi perché il sistema finanziario si trova in un contesto di interessi zero, il che significa che gli strumenti tradizionali hanno prospettiva di rendimento zero», aveva detto il numero uno del gruppo nel corso di una recente audizione al Parlamento.
Insomma, i libretti e i Buoni Postali distribuiti per conto di Cassa Depositi e Prestiti, che finora hanno dominato la raccolta postale, hanno visto calare inevitabilmente il proprio appeal e ora c’è bisogno di guidare le famiglie italiane verso prodotti più redditizi ma – è il rovescio della medaglia – inevitabilmente un po’ più rischiosi. In quest’ottica ad aprile dell’anno scorso era stato acquisito il 10,3% di Anima Sgr con un esborso di 215 milioni di euro, Il tutto rappresenta una trasformazione epocale per Poste Italiane , che deve essere realizzata con tutte le accortezze possibili per evitare che quel rapporto di fiducia che da sempre lega gli italiani al gruppo (solo BancoPosta ha 33 milioni di clienti) possa incrinarsi. La decisione di avviare un servizio di «consulenza guidata» risponde proprio a questa esigenza, ma dà anche attuazione alle richieste arrivate da Consob, che, in un’ispezione conclusa a fine 2014 aveva rilevato casi di condotte commerciali non corrette. A giugno scorso Poste Italiane ha trasmesso alla Commissione l’informatriva sullo stato di avanzamento complessivo del piano e sulla previsione di avvio, a partire da ottobre prossimo, del roll-out della nuova piattaforma. L’avvio del nuovo servizio è previsto quindi per l’ultimo trimestre dell’anno, quando è attesa anche la quotazione della seconda tranche del 30% di Poste Italiane .
Il tentativo di rifocalizzazione del gruppo verso i servizi finanziari e le polizze passa anche dal potenziamento della rete degli uffici postali nei settori indicati. Mentre prosegue l’opera di razionalizzazione dei punti vendita condivisa con l’Agcom (passati dai 13.048 di dicembre 2015 ai 12.843 dello scorso giugno) cresce infatti la presenza di promotori finanziari e di consulenti assicurativi negli uffici. Alla fine del primo semestre i corner assicurativi sono stati trasformativi in 174 sale assicurative specializzate e in 56 uffici postali ad alto potenziale è stato introdotto un nuovo modello di vendita che prevede l’offerta di servizi accessori al conto corrente e informazioni sull’offerta assicurativa orientando il cliente interessato verso gli specialisti dedicati al comparto. Ma a lievitare è stato in particolare il numero degli uffici che prevedono un nuovo modello di servizio per il retail, passati dai 900 di fine 2015 ai 1.509 attuali. Si tratta di strutture che prevedono una maggiore focalizzazione sul cliente grazie alla presenza di consulenti specializzati per target di utenza. Il numero delle sale dedicate alla consulenza è salito a 6.337, di cui 1.500 sono dedicate ai clienti affluent rispetto alle 900 della fine dello scorso anno, mentre il numero degli specialisti commerciali promotori finanziari è salito nel giro di sei mesi da 206 a 237. Il gruppo sta insomma sempre più differenziando l’offerta e i servizi tenendo conto della diversa tipologia di clientela.
Ieri intanto Poste Italiane ha fatto sapere di aver raggiunto l’importo di 1,65 milioni di euro nel conto corrente aperto a favore della Croce Rossa per il sostegno alle zone terremotate. (riproduzione riservata)
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