di Barbara Pianese
Nel primo trimestre dell’anno la raccolta premi nei rami vita e danni del mercato assicurativo italiano è scesa 41 miliardi di euro, -3,4% rispetto allo scorso anno. L’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha spiegato che la diminuzione dalla raccolta complessiva deriva dalla flessione nel settore vita che rappresenta il 78% del totale, mentre il comparto danni ha confermato il trend di progressiva contrazione in atto dal 2011.
Le imprese nazionali e le rappresentanze in Italia di imprese fuori dallo Spazio economico europeo (SEE) hanno raccolto nel primo trimestre premi per 38 miliardi di euro (-4,4% su base annuale). Hanno, invece, avuto risultati migliori le rappresentanze in Italia di imprese con sede legale in altro Stato SEE: hanno raccolto 3 miliardi (+10,8%).
Riguardo alla ripartizione per canale distributivo, nel ramo vita è stato evidenziato il consolidamento degli sportelli bancari e postali come canale principale (67% del totale premi) e la flessione dei promotori finanziari. Nel ramo danni, invece, le agenzie con mandato nei primi tre mesi dell’anno hanno gestito il 77% del totale danni e l’85% della Rc autoveicoli terrestri. Infine, l’intermediazione tramite broker e sportelli bancari e postali ha guadagnato rilevanza, erodendo quote di mercato rispetto alle agenzie e ad altre forme di vendita diretta, tra cui il telefono e internet.
Al momento i maggiori titoli del comparto assicurativo si muovono contrastati a Piazza Affari. In ribasso Generali (-0,27% a 11,09 euro), anche se Mediobanca Securities ha alzato il prezzo obiettivo da 13,5 a 14,5 euro, confermando la raccomandazione outperform. Secondo gli analisti della banca d’affari il prossimo catalizzatore sarà l’Investor Day del 23 novembre, in cui dovrebbero essere noti i dettagli sul ribilanciamento verso il danni.
Per quanto riguarda il dividendo, secondo gli esperti, c’è spazio per un incremento rispetto a quanto pagato a maggio sui conti 2015. In calo anche Unipol (-0,16% a 2,484) e Cattolica Assicurazioni (-0,20% a 5,055 euro) al contrario di Vittoria Assicurazioni (+0,58% a 9,61 euro) e Unipol Sai (+0,88% a 1,486).
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