Atradius ha annunciato l‘ampliamento della presenza geografica su due continenti, rafforzando la propria presenza in Corea del Sud e in Sud Africa, tramite un proprio ufficio e una partecipazione strategica.
Atradius ha infatti recentemente ottenuto da parte delle competenti autorità coreane la licenza a operare in Corea del Sud attraverso la propria controllata coreana Atradius Trade Insurance Brokerage. Quest’ultima fornirà coperture assicurative credito a livello locale, con il sostegno della Seoul Guarantee Insurance Company (SGIC). Tale operazione incrementa la presenza di Atradius sul mercato asiatico, per un totale di 14 Paesi in cui Atradius opera tramite società asiatiche controllate e uffici satellite.
L’economia della Corea del Sud presenta delle solide prospettive di crescita e sviluppo, in un mercato che offre delle significative opportunità di crescita commerciale per i nostri esportatori. “L’interscambio commerciale tra la Corea del Sud e l’Italia è cresciuto costantemente negli ultimi anni, a segnalare un concreto dinamismo dei rapporti commerciali tra i due Paesi. E’ per noi motivo di grande soddisfazione poter incrementare la presenza di Atradius su uno dei mercati più avanzati a livello mondiale” afferma Massimo Mancini, Country Manager di Atradius per l’Italia.
Mutual & Federal, la più antica società di assicurazione sudafricana operante nei rami non vita, ha accettato l’offerta di Atradius di acquisire una quota di partecipazione strategica del 25% nella Credit Guarantee Insurance Corporation of Africa Limited (CGIC).
“CGIC, quale assicuratore del credito leader in Africa, opera da molti anni in partnership con Atradius. Questo per fornire coperture assicurative ai nostri clienti globali che sono attivi nel continente africano” prosegue Mancini. “Grazie a questa acquisizione, CGIC e Atradius potranno essere sempre più concretamente al fianco delle aziende italiane rivolte non soltanto al mercato sudafricano, significativa destinazione per l’export del nostro Paese, ma anche a mercati interessanti in termini di crescita commerciale all’interno di detto continente”.
La transazione proposta è soggetta ad approvazione interna e a quella delle autorità competenti, unitamente alle risultanze di uno specifico procedimento di due diligence, inteso a finalizzare l’accordo entro la fine di quest’anno.