La ricostruzione dinamica degli incidenti stradali è un’attività di competenza dei professionisti iscritti agli albi dei periti industriali e ingegneri.
Sarà un emendamento al disegno di legge sull’omicidio stradale, appena approdato in commissione giustizia della camera, a sancire dal punto di vista legislativo quello che già la giurisprudenza attribuisce come competenza specifica alle due professioni di area tecnica.
La promessa, a seguito di una precisa richiesta di ingegneri e periti industriali, è arrivata dal sottosegretario la giustizia Cosimo Maria Ferri durante il suo intervento al convegno a Roma del 10 settembre scorso (palazzo Giustiniani) «Ricostruttori dinamica incidenti stradali» organizzato dal Consiglio nazionale dei periti industriali e periti industriali laureati e dal Consiglio nazionale degli ingegneri con il contributo scientifico della Ceegis. Obiettivo dell’incontro, fare chiarezza su una materia dove i confini di competenza, spesso poco chiari, rischiano di rappresentare un danno per i cittadini. «L’attività ricostruttiva», ha spiegato il sottosegretario alla giustizia, «per le complessità tecniche e scientifiche e per la rilevanza che ha per la sicurezza delle persone, compete per legge esclusivamente agli iscritti ai relativi albi professionali di queste due categorie professionali». In questo senso Ferri ha ribadito che il principio troverà spazio nel ddl in discussione nel quale le categorie chiedono il riferimento testuale della loro competenza riservata in materia. Soddisfatto dell’apertura del governo Giampiero Giovannetti, presidente del Cnpi, che considera fondamentale un testuale riferimento ai professionisti competenti in materia. «Non per una difesa corporativa, ma semplicemente per evitare che a pagare siano i cittadini e vengano meno i diritti alla sicurezza e alla salute garantiti dalla carta costituzionale».