Alessandro Marchionne è il nuovo amministratore delegato di Genagricola spa, la maggiore società agroalimentare italiana, controllata da Generali Italia, e tra le principali in Europa.
Quarantasette anni, Marchionne proviene da Agricola San Felice (Gruppo Allianz) dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale dopo una importante esperienza maturata in primarie aziende del settore food largo consumo.
Genagricola è oggi costituita da 24 diverse realtà agricole per un totale di 14.000 ettari di terreno tra Italia e Romania e oltre 760 ettari di vigneti di proprietà in Veneto, Friuli, Piemonte, Romagna e Lazio.
Genagricola nel 2013 ha registrato un fatturato di circa 50 milioni di euro derivante per il 60% dalla produzione agricola tradizionale e dall’energia generata dalle due centrali a biomasse di proprietà, mentre per il 40% dalla produzione vitivinicola, con oltre 4 milioni di bottiglie distribuite in tutto il mondo attraverso 8 brand.
Le 24 aziende che fanno capo a Genagricola sono attive nei diversi settori dell’agricoltura: frutticoltura, colture erbacee, settore sementiero e dell’alimentazione animale, allevamento zootecnico oltre che produzione di energia da biomasse. La produzione annua supera le 20000 tonnellate di cereali e
soia, 45000 tonnellate di bietole da zucchero, 40000 tonnellate di alimenti per il bestiame allevato, 9000 tonnellate di uve DOC, DOCG e IGT, 2600 tonnellate di frutta, circa 3000 tonnellate di latte e oltre 1000 tonnellate di carne suina.
La nuova strategia punta a migliorare il posizionamento delle aziende agricole di proprietà orientandone l’attività sempre più alla pianificazione per una gestione in chiave moderna anche dell’agricoltura.
All’interno della variegata realtà di Genagricola le 8 tenute vinicole costituiscono un polo a se stante. La nuova strategia dell’azienda è basata sulla razionalizzazione delle referenze, sul miglioramento della qualità dei prodotti e sull’export come chiave di crescita. La strategia poggia quindi sullo snellimento dell’offerta vinicola di pari passo con la valorizzazione dei punti di forza, dai classici Prosecco e il Pinot Grigio ai vitigni autoctoni come Ribolla Gialla del Friuli e Albarossa del Monferrato.
Attualmente il 60% delle vendite in ambito vinicolo proviene dal prosecco commercializzato con lo storico marchio Tenuta S.Anna e col nuovo brand V8+, il restante 40% è riconducibile alla produzione di grandi bianchi friulani con Torre Rosazza, Poggiobello e Borgo Magredo e di ottimi rossi con Bricco dei Guazzi
(Piemonte), Gregoriana (Romagna) e Solonio (Lazio).
La definizione di questa nuova filosofia implica un impegno verso l’accrescimento costante della qualità dei processi produttivi, sia in vigna che in cantina. In quest’ottica la supervisione del progetto è stata affidata all’enologo Riccardo Cotarella.
Ulteriore obiettivo per Genagricola nei prossimi anni è la riorganizzazione della rete di vendita che porterà alla valorizzazione degli investimenti già effettuati con la creazione delle nuove piattaforme logistiche in USA e Cina.