di Anna Messia 

È stato uno dei capisaldi del decreto Crescita in tema assicurativo: dare la possibilità agli agenti e ai broker di siglare accordi di distribuzione tra loro, accelerando di fatto la diffusione del plurimandato e aprendo il mercato delle polizze. Un cambiamento lento, perché deve necessariamente arrivare dal basso considerando che c’è bisogno di siglare alleanze one to one tra gli agenti o i broker.

Anche perché, non di rado, il cambiamento è osteggiato dalle stesse compagnie di assicurazione che temono di perdere il controllo sulle proprie reti. Ma a dare una sferzata ci anno pensato Coface, la Sace francese, leader nel mercato delle cauzioni e dell’assicurazione del credito, e lo Sna, il principale sindacato agenti italiano, cui aderiscono oltre 7 mila professionisti che hanno firmato un accordo nazionale.

La compagnia e lo Sna, in particolare, assieme a Una Vis (l’associazione degli agenti Coface) hanno siglato due accordi quadro per consentire ai 35 agenti di Coface di lavorare con tutti gli aderenti al sindacato, accelerando l’avvio delle alleanze in un percorso già tracciato. Il primo documento appena firmato definisce in particolare l’ambito della partnership tra l’assicuratore francese e lo Sna, che coinvolge sia il ramo cauzioni sia l’assicurazione del credito a breve termine; oltre a questo sono stati regolamentati anche i rapporti tra gli agenti, con la sottoscrizione di un codice deontologico di autoregolamentazione già definito dallo Sna e accolto da Coface. «La partnership ci consentirà di accelerare la penetrazione nel mercato italiano consentendo agli agenti aderenti allo Sna di avere a disposizione prodotti, come l’assicurazione del credito, che generalmente non sono presenti nella loro gamma perché vengono offerti da compagnie specializzate come la nostra», dice Ernesto De Martinis, country manager di Coface. «Oltretutto», aggiunge, «si tratta di polizze particolarmente utili in questa fase perché facilitano l’accesso al credito bancario delle imprese assicurate». Un progetto su cui Coface è pronta a puntare molto, tanto da avere già dato avvio a incontri sul territorio nazionale che coinvolgeranno inizialmente 600 delegati regionali e provinciali per poi aprirsi a tutti gli iscritti Sna. Mentre per quanto riguarda il sindacato, da sempre fautore degli accordi tra agenti e più in generale del plurimandato, l’accordo appena sottoscritto con Coface viene considerato politicamente importante perché «è la prima manifestazione concreta di un’alleanza a livello nazionale indispensabile per facilitare le collaborazioni tra agenti », dice il presidente Claudio Demozzi, che sottolinea come «Coface sia una compagnia leader mondiale nel settore». Soprattutto perché questa alleanza potrebbe essere presto seguita da nuove partnership in altri rami di attività: «Ci stiamo lavorando e siamo in una fase avanzata», aggiunge Demozzi, «e spero di poter presto comunicare al mercato nuove collaborazioni. (riproduzione riservata)