Mediobanca ha chiuso l’esercizio 2012-2013 con una perdita netta di 179,8 milioni di euro (+80,9 milioni nell’analogo periodo 2011-2012). I ricavi della merchant bank milanese sono diminuiti a 1,607 miliardi di euro (-12%), con la sostanziale stabilità del segmento Retail&Consumer banking (ricavi +2% a 870 mln) che ha bilanciato la maggiore volatilità del segmento Corporate (ricavi wholesale bank in calo del 27% a 600 mln).
In vista della partenza del nuovo Piano strategico 2014-2016 messo a punto dall’a.d. Alberto Nagel e dal presidente, Renato Pagliaro, Mediobanca ha inoltre iniziato a ridurre progressivamente l’esposizione azionaria, che a fine giugno era di 4,1 miliardi di euro dai 4,3 dell’anno scorso. Nel prossimo triennio, Mediobanca procederà a dismettere altre quote azionarie in suo possesso per 1,5 mld. Tra queste operazioni, come da Piano, la quota Generali sarà ridotta a circa il 10% (13,5% oggi). Gli indici di copertura sono ulteriormente cresciuti al 45% (+6 pp) per le attività deteriorate e al 66% (+5 pp) per le sofferenze, a seguito della crescita delle rettifiche su crediti (+8% a 507 mln). Si sono invece ulteriormente rafforzati gli indicatori patrimoniali, con il Core Tier1 in aumento all’11,7% (11,5% a giugno 2012) e il Total Capital Ratio al 15,6% (14,2%). Mediobanca non distribuirà alcun dividendo per l’esercizio 2012/13 (0,05 euro l’anno scorso).
Chiuso il cda, che ha approvato i conti, si è aperta la riunione del Patto di sindacato, che ha dato il via libera allo svincolo della quota del 3,83% in mano a Unipol. Secondo una fonte, «non è pervenuta nessun’altra disdetta, a parte FinSoe, che è costretta dall’Antitrust». In ogni caso, la scadenza per la presentazione delle eventuali disdette al Patto è fissata al 30 settembre. La volontà di uscire da tutti i patti in scadenza è stata poi confermata, in conference call, dall’a.d. di piazzetta Cuccia, Alberto Nagel. Per Rcs (quota del 14,5%, oltre a un ulteriore 0,5% fuori Patto), il recesso va comunicato entro il 31 ottobre; per Telco, la finestra si chiude il 28 settembre. Nell’aprile 2014 andrà invece in scadenza il patto di Pirelli & c., ma le eventuali disdette dovranno essere recapitate dal 15 dicembre al 15 gennaio. Nel capitale della Bicocca, piazzetta Cuccia detiene una quota (conferita al Patto) del 4,49%. La decisione, già nota, sulle quote azionarie detenute nei vari patti di sindacato fa seguito alle nuove linee strategiche tracciate nel Piano 2014-2016 che la merchant bank ha varato a inizio estate. Le parole di Nagel sono apparse cautamente ottimiste sul futuro dell’istituto. I primi mesi del nuovo esercizio «vedono i primi segnali di svolta», ha detto, anche se «la tendenza deve ancora normalizzarsi».
Nonostante i numeri poco entusiasmanti, il titolo ha preso il volo a piazza Affari, perché gli analisti hanno valutato i numeri presentati migliori delle previsioni della vigilia. Mediobanca ha chiuso a 5,115 euro (dopo un massimo a 5,24 euro), +1,89%.
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