di Anna Messia

La riorganizzazione di Generali Assicurazioni comincia ad allargarsi al mattone. Dopo avere messo mano pesantemente alle caselle strategiche della compagnia assicurativa, ora il group ceo, Mario Greco, sembra pronto a dare un segnale di cambiamento anche nel braccio immobiliare del gruppo, con inevitabili ripercussioni su CityLife, il progetto di sviluppo immobiliare milanese in cui Generali (66%) si trova a operare insieme ad Allianz (33%).

Pronto a lasciare la società a fine mese sarebbe Luciano Manfredi, managing director della branch italiana di GeneraliReal Estate e consigliere delegato di CityLife, con compiti di coordinamento della progettazione, costruzione e commercializzazione delle torri e del retail. Ma non si tratterebbe dell’unica uscita in programma nel real estate diGenerali che complessivamente vanta un patrimonio di circa 25 miliardi di euro.
 

Il prossimo a lasciare il gruppo potrebbe essere il numero uno diGenerali Real Estate, Giancarlo Scotti, che è anche presidente di CityLife. Voci sempre più insistenti, anche se non sarebbe prevista nessuna uscita a breve. E sempre in CityLife bisognerà trovare un sostituto per Raffaele Agrusti, vicepresidente della società, che lascerà a Generali a fine anno. Cambiamenti che potrebbero comportare una modifica nella strategia immobiliare del gruppo. Non più tardi di qualche mese fa, al riguardo Greco aveva affermato che l’intenzione di Generali non era di ridurre l’esposizione nel mattone, ma anzi di crescere fino a 30 miliardi. Ricordando allo stesso tempo che nel portafoglio immobiliare di Generali ci sono plusvalenze inespresse di circa 4 miliardi che non possono emergere a causa dei principi contabili cui le compagnie devono attenersi. Intanto martedì scorso l’Ivass, l’autorità di controllo del settore assicurato, ha concesso alle Generali il via libera per la seconda parte della riorganizzazione delle compagnie italiane. Un’autorizzazione in tre passaggi. Prima di tutto il disco verde alla fusione per incorporazione di Alleanza Toro inGenerali Italia, al cui interno da luglio c’è già Ina Assitalia. Poi, sempre martedì scorso, è arrivato il via libera alla nascita di Alleanza Assicurazioni, che potrà operare sia nel ramo Danni sia in quello Vita, e resterà separata da Generali Italia. Mentre l’ultimo passaggio ha previsto il conferimento, mediante scorporo, di un ramo dell’azienda assicurativa Alleanza Toro a favore di Alleanza Assicurazioni. Con queste tre lettere è stato così completato l’iter autorizzativo per il riassetto complessivo diGenerali Italia, che prevede il passaggio da dieci a tre brand, ovvero Generali, Alleanza e Genertel. (riproduzione riservata)