di Luigi Gorla 

Raffica di acquisti a Piazza Affari sui titoli della galassia Unipol-FonSai, dopo l’annuncio della convocazione per fine ottobre delle assemblee per la fusione.

I titoli ordinari di Fondiaria-Sai, la società chiamata ad incorporare Premafin, Milano Assicurazioni e UnipolAssicurazioni (controllata al 100% da Unipol gruppo finanziario), hanno guadagnato il 4,44% a 1,692 euro, a fronte di un rialzo del Ftse Mib dello 0,85% e del Ftse All Share dello 0,75%. Acquisti anche sui titoli di risparmio B di FonSai(+2,29% a 1,432 euro) e su quelli di Premafin e Milano.
 

Le azioni della holding hanno fatto un balzo del 5,51% a 0,178 euro, allineandosi al valore del diritto di recesso previsto nell’ambito della fusione, mentre le ordinarie Milano hanno guadagnato quasi il 4% chiudendo a 0,56 euro. Segno più anche per le Milano rnc. Nonostante il valore del diritto di recesso sia stato fissato in 0,686 euro, un prezzo più basso rispetto a quello fatto segnare nella seduta di lunedì, ieri le Milano risparmio hanno guadagnato il 3,45% chiudendo a 0,79 euro. E forti rialzi hanno caratterizzato anche i titoli Unipol (+3.15% a 3,27 euro) e Unipolprivilegiate (+6.46% a 2,702 euro). A sostenere gli acquisti, oltre alla notizia della stretta sulla fusione, ha contribuito anche una nota degli analisti di Equita (contrarian a pagina 18), pubblicata dopo un incontro con il vertice del gruppo bolognese guidato da Carlo Cimbri; gli analisti hanno deciso di incorporare nel loro modello il 100% delle sinergie da costo previste dal piano industriale al 2015 (300 milioni di euro contro una stima precedente pari a 200 milioni). Quindi le stime di utile netto 2015 sono state alzate del 3% sia per Unipol-Sai che per l’intero gruppo Unipol. Secondo Equita il mercato sta sovrastimando il rischio connesso a Unipol Banca. «Nelle nostre stime ci aspettiamo infatti che la ricca generazione di cassa derivante dal core business sia in grado di finanziare la pulizia del portafoglio bad loan della banca entro il 2015 senza incidere in modo significativo sulla solidità di Unipol e sulla capacità della stessa di pagare il dividendo»,

Ieri, intanto, il Tribunale del riesame di Torino si è riservato la decisione sui ricorsi presentati contro i sequestri di beni e conti per circa 250 milioni eseguiti dalla Guardia di Finanza che hanno riguardato sia la famiglia Ligresti sia la stessa FonSai, colpita a causa della legge 231, nonostante la discontiuità con la passata gestione. (riproduzione riservata)