di Andrea Baviera 

Non bastava la gelata dell’economia a pesare sul noleggio e le nuove immatricolazioni. Con la crisi hanno ripreso vigore i furti, che negli anni passati avevano registrato una flessione. Nel 2012 i furti d’auto sono costati al settore del noleggio più di 42 milioni di euro. La maggior parte di questi (i dati Aniasa, elaborati da LoJack Italia, azienda leader nel tracciamento e recupero dei veicoli rubati, accorpano il noleggio a breve e lungo termine) riguarda, per più di 32 milioni di euro, le auto aziendali.

Le auto sottratte lo scorso anno ai clienti del renting sono state in tutto 4.400 (erano 4.395 nel 2011). I furti di auto aziendali a noleggio hanno subito una decisa accelerazione, aumentando in numero del 9,4% (da 2.979 a 3.260). La crescita del fenomeno risulta evidente anche se si rapporta il dato assoluto alla flotta di veicoli in circolazione (+8%). È rimasta invece stabile l’incidenza dei costi generati dai furti: le auto rubate sono, in media, più piccole e di conseguenza meno costose. È finita l’era delle grandi berline di rappresentanza e il trend trova riscontro in furti più numerosi, ma di vetture dal valore unitario più basso. «I furti rappresentano un grosso problema per il settore del noleggio», spiega Pietro Teofilatto, direttore del noleggio a lungo termine dell’associazione confindustriale di categoria delle aziende di noleggio, Aniasa. «Innanzitutto rappresentano una perdita economica legata al valore contabile del mezzo e poi determinano il mancato fatturato derivante dall’impossibilità di noleggiare, senza contare le pratiche amministrative e burocratiche collegate che hanno un notevole impatto sul costo di gestione del parco auto. Gli operatori del settore negli ultimi anni stanno correndo ai ripari responsabilizzando i driver e utilizzando strumenti ad alta tecnologia per scoraggiare i ladri e rendere più efficace il rintracciamento del veicolo trafugato».

Ma le note negative non finiscono qui. Il quadro a tinte scure dei furti, per così dire, tradizionali è completato dal fenomeno delle appropriazioni indebite dei veicoli. Accade che alcuni clienti, il cui numero è in preoccupante crescita, non possano (o non vogliano) più pagare i canoni di noleggio, ma a restituire i veicoli non pensino proprio, secondo un malcostume che crea ingenti problemi agli operatori del renting. Le aziende di noleggio sono in questo modo costrette ad avviare lunghi e costosi contenziosi, tentando di recuperare quanto prima, visti i tempi della giustizia ordinaria, almeno i veicoli, per poterli rimettere rapidamente sul mercato del noleggio e limitare i danni, oltre a procedere al faticoso recupero delle somme non incassate. In questo caso la tecnologia può intervenire a risolvere la questione: una volta che l’azienda di noleggio ha rescisso il contratto e depositato la querela (che equivale a una denuncia di furto), la presenza di un apparato elettronico satellitare a bordo rende possibile rivolgersi alle forze dell’ordine per intervenire e recuperare il veicolo, a tutti gli effetti divenuto corpo di un reato, indebitamente trattenuto. (riproduzione riservata)