L’assemblea degli azionisti Premafin ha eletto il nuovo Cda, che guiderà la società fino al 2014. Il board designato alla guida dell’ex holding della famiglia Ligresti comprende 13 consiglieri, 12 dei quali sono stati indicati da Unipol, nuovo azionista di controllo.
Unipol porta dunque in consiglio Pierluigi Stefanini, Carlo Cimbri, Roberto Giay (quest’ultimo dovrebbe essere designato alla guida operativa della società), Piero Collina, Marco Pedroni, Ernesto Dalle Rive, Milo Pacchioni, Claudio Levorato, Vanes Galanti, Germana Ravaioli, Rossana Zambelli e Silvia Cipollina.
Canoe Securities e Limbo Invest, le due holding di diritto lussemburghese che fanno rispettivamente capo a Giulia Ligresti e al fratello Paolo (presenti in sala, assieme alla primogenita Jonella), hanno invece designato nel nuovo Cda Luigi Reale, già consigliere indipendente della società, che dunque continuerà a rappresentare l’ex azionista di controllo. La famiglia Ligresti, comunque, esce definitivamente di scena, poiché nessuno dei figli dell’ingegnere di Paternò rivestirà cariche operative nel nuovo conglomerato assicurativo che prenderà forma dalla fusione a quattro tra Premafin, FonSai, Milano Ass. e Unipol.
Tornando all’assemblea, all’avvio dei lavori erano presenti in sala 14 azionisti, che in proprio o per delega hanno depositato 1,496.969 azioni ordinarie, pari all’84,9% del capitale. Tra i principali azionisti presenti, Ugf 80,928%, e Canoe e Limbo, 1,974% ciascuna.

Tra gli interventi dei Ligresti da segnalare quello di Jonella azionista di Premafin con una quota dell’1,974% detenuta tramite Hike Securities, all’avvio dei lavori dell’assemblea: “Verrà fatto tutto quanto è necessario per ottenere il massimo rispetto degli impegni per la liquidazione” delle quote detenute dalle minoranze “di Premafin, trattandosi di impegni leciti, validi, efficaci. Se da questo deriverà per Ugf l’obbligo di un’Opa sul flottante di Premafin per i soci minori, essa e’ assolutamente benvenuta”.
L’intervento della primogenita dell’ingegnere di Paternò era stato preceduto da quello del fratello Gioacchino Paolo, anch’esso azionista Premafin con l’1,974% delle partecipazioni, detenute attraverso Limbo Invest. Intervenendo per bocciare la proposta avanzata da Francesco Tedeschini, rappresentante di Unipol, che ha invitato l’assemblea ad autorizzare i membri del Cda all’esercizio di attività concorrenti, Paolo Ligresti ha replicato dicendo che “Limbo ritiene che Ugf non possa votare” in merito alla proposta di nominare nel Cda Premafin “consiglieri che siano anche amministratori e consiglieri eletti in conflitto d’interessi”. Il riferimento e’ soprattutto a Luigi Stefanini e a Carlo Cimbri, rispettivamente presidente e a.d. di Unipol, candidati alla guida del nuovo board Premafin.
A fine giugno, Premafin e Unipol avevano concordato, su richiesta della Consob, di non riconoscere ai membri della famiglia Ligresti alcun diritto di avvalersi delle manleve e dei recessi, poiché avrebbero costituito un indebito vantaggio nei confronti degli altri azionisti di minoranza.
“In caso contrario”, ha concluso Paolo Ligresti, “Limbo si riserva ogni più ampia riserva di impugnazione della delibera”.