Gli stranieri rischiano il doppio sulle strade del nostro Paese, dove il 6,4% degli automobilisti italiani è coinvolto in un incidente all’anno mentre per gli stranieri la percentuale sale fino al 13,5%. Se argentini, francesi e tedeschi superano di poco la media italiana, tunisini, ucraini, romeni, marocchini e moldavi sono esposti a un pericolo maggiore. I più a rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi. Difformità di abitudini e di comportamenti rappresentano quindi un pericolo per l’intera collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali: gli incidenti stradali comportano ogni anno in Italia oltre 3.800 morti, 292.000 feriti e un danno sociale per oltre 30 miliardi di euro, pari al 2% del PIL. Gli stranieri residenti nel Paese sono 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente (1,4 milioni l’hanno conseguita con una scuola guida in Italia). Possiedono più di 2,7 milioni di automobili e oltre 250.000 moto.
In quest’ottica ACI lancia un’iniziativa, sostenuta da SARA Assicurazioni e ACI Global: un progetto che prevede 1.000 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per i prossimi tre anni, e la realizzazione di un call center multilingue per consulenza legale e tecnica sui problemi legati alla mobilità. I corsi si svolgeranno presso il centro ACI-SARA di Vallelunga alle porte di Roma, uno dei più moderni e attrezzati in Europa.
Saranno 18 giornate l’anno, ciascuna con 60 “allievi” che raggiungeranno Vallelunga con pullman messi a disposizione dall’organizzazione. I corsi si svolgeranno nei fine settimana e i partecipanti saranno selezionati dalle comunità nazionali in modo che ogni gruppo abbia una composizione omogenea. Unica condizione il possesso della patente di guida. Ai corsi assisterà sempre un rappresentante della Polizia Stradale. Prevedono una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato. Sarà possibile chiedere di partecipare anche compilando un modulo sul sito www.aci.it .
Superato il corso, i 3.000 stranieri selezionati diventeranno così “Ambasciatori di sicurezza stradale” presso le proprie famiglie e le rispettive comunità nazionali, impegnandosi a promuovere il rispetto delle regole e, in particolare, l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza (anche posteriori), dei seggiolini omologati per il trasporto dei bambini, degli auricolari e dei sistemi viva-voce per il cellulare e i pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Gli “Ambasciatori di sicurezza” saranno associati all’ACI gratuitamente per un anno.
L’iniziativa ha avuto fin da subito il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Cooperazione Internazionale e Integrazione, e del Ministero degli Affari Regionali, Turismo e Sport, oltre che il sostegno delle ambasciate e di tutti i rappresentanti delle varie comunità nazionali e internazionali. E’ il primo progetto di questo tipo in Europa.
“La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – ma un obiettivo che l’Automobile Club d’Italia persegue anche con questo progetto formativo, improntato ai valori dell’accoglienza e dell’integrazione. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile”.
“Destinare risorse alla sicurezza stradale – ha affermato il presidente di SARA Assicurazioni, Rosario Alessi – è per noi un investimento doveroso e intelligente. Non solo perché siamo la Compagnia ufficiale dell’ACI, ma anche perché lo riteniamo il modo migliore per contribuire a contenere i costi dei risarcimenti che il sistema assicurativo italiano sopporta”.