Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (Bbva) inizia a raccogliere le prime manifestazioni di interesse per le sue attività non bancarie in America Latina.
Grupo Financiero Banorte, uno dei principali operatori finanziari messicani e terzo istituto di credito in termini di depositi, potrebbe infatti essere interessata ad acquistare alcune delle attività pensionistiche latino-americane messe in vendita dalla banca basca. Banorte ha confessato, in un documento presentato alle autorità di Borsa messicane, di aver avviato la valutazione delle opportunità legate alle attività di Bbva in particolare per aumentare la presenza nel settore dei fondi pensione dopo la fusione del 2011 tra i suoi asset e quelli di Afore XXI.
La banca iberica aveva annunciato, lo scorso maggio, l’intenzione di vendere le attività pensionistiche in Messico, Cile, Colombia e Perù, che complessivamente gestiscono asset per 55 mld euro e hanno chiuso il 2011 con un utile netto di 231 mln euro. In particolare, secondo quanto riferito dal presidente di Banorte, Guillermo Ortiz, il gruppo messicano sta esaminando la possibile acquisizione delle attività in Messico, Colombia e Perù. Lo scorso maggio lo stesso Ortiz aveva però precisato che il limite antuitrust del 20% di quota di mercato rappresentava un ostacolo all’acquisto delle attività messicane dell’istituto basco.
Banorte, secondo i dati dell’autorità di vigilanza messicana Consar, è il quarto maggior gestore di fondi pensione nel Paese centro-americano con 235,37 mld mxn di asset in gestione (17,89 mld usd) e una quota di mercato del 13%. Afores, la società di risparmio gestito del gruppo messicano, gestisce nel complesso attività per un valore di 1.820 mld mxn ed è presente anche negli Stati Uniti. Bancomer, la controllata messicana di Bbva, è invece il secondo operatore del settore con 276,83 mld mxn di attività e il 15% del mercato.
Lo scorso maggio Bbva aveva informato il mercato dell’intenzione di cedere le gestioni dei fondi pensione per concentrarsi sulle sue redditizie attività bancarie, che ne stanno sostenendo i conti compensando le difficoltà riscontrate in Spagna a causa delle conseguenze dello scoppio della bolla immobiliare e della recessione economica. “C’e’ stato un chiaro interesse per le attività e al fine di considerare tutte le opzioni abbiamo avviato un processo formale di vendita”, aveva allora precisato un portavoce della banca.
Sulla base di analoghe operazioni effettuate nel settore sempre in America Latina, Bbva potrebbe spuntare un prezzo tra 3,5 e 4,5 mld euro dalla possibile cessione. La banca basca continuerà comunque ad investire nella regione in quanto la considera il secondo mercato in ordine di importanza dopo la Spagna per le attività bancarie e assicurative.