Le discussioni relative alla revisione della direttiva intermediari (cosiddetta DIA 2), dovrebbero durare ancora un anno o un anno e mezzo, comunque non prima che sia concluso il processo che riguarda Solvency II. Per l’applicazione non prima del 2014. Lo ha detto Victor Rod, presidente supplente della nuova Authority europea, Eiopa e direttore del Commissariato per le assicurazioni del Lussemburgo, intervistato da L’Argus de l’assurance. “Non c’è alcuna urgenza in materia, perché DIA 1 resterà in vigore fino a quando non verrà sostituita in tutto o in parte dalla DIA 2. In ogni caso sarebbe ragionevole che DIA 2 entri in vigore contemporaneamente a Prip’s (Package Retail Investments Prodcuts, ndt), perché se i testi saranno troppo differenti le disposizioni di DIA 2 saranno difficili da applicare. Occorre essere ragionevoli, i professionisti hanno bisogno di sapere in quale salsa saranno mangiati!”, ha dichiarato Rod.
La DIA2 ha sollevato un certo numero di questioni. Per prima cosa il perimetro dei professionisti al quale va applicata. L’e-commerce deve essere compreso? L’Eiopa – sostiene Rod – è favorevole al fatto di lasciare ogni stato membro libero di definire gli operatori che rientrano nel campo di applicazione della direttiva, consapevoli del fatto che ogni paese ha pratiche molto differenti. In Germania e in Lussemburgo per esempio, un professionista non può essere agente o broker allo stesso tempo.
Quanto alla questione della trasparenza delle remunerazioni degli intermediari il Lussemburgo non è favorevole, ma è in minoranza.