Cresce il numero di aziende fallite, sia nell’industria sia nei servizi. Il dato emerge dall’Osservatorio crisi d’impresa di Cerved group: nel primo semestre, l’incremento è stato del 10,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. Nell’industria, i fallimenti si sono contratti, con un –2,1%, ma nei servizi c’è stata una vera e propria esplosione con un +16,4%. A livello regionale, tra le poche realtà in controtendenza, c’è il Veneto, con un calo dei fallimenti dell’1,5%. Nel secondo trimestre ci sono stati in Italia circa 3.400 fallimenti, +13,1% rispetto allo stesso periodo del 2010. Nel semestre, invece, i casi di bancarotta hanno toccato quota 6.400, +10,3% rispetto allo stesso periodo 2010: hanno sofferto soprattutto le società di capitale. I dati relativi ai bilanci delle società di capitale indicano che a fallire sono state soprattutto imprese che tre anni prima della procedura non avevano depositato il bilancio (circa un terzo del totale) oppure aziende di piccola dimensione.
Nei primi sei mesi del 2011 i casi di default sono cresciuti in misura maggiore nel Centro-Sud (+11,1%) rispetto al resto del paese (+10,3% nel Nordovest e +8,7% nel Nordest). Il dato è stato influenzato dagli incrementi in Molise (+93%), Lazio (+32%), Puglia (+23%).