Smentita dalla compagnia francese l’informazione pubblicata dal Financial Times, che si riferiva ad una lettera dello IASB all’Autorità europea dei mercati finanziari, secondo la quale CNP assurances non avrebbe sufficienti riserve per compensare le minusvalenze derivanti dalle obbligazioni greche.
Contatta al telefono da L’Argus, CNP assurances indica che «la svalutazione del 21%, ossia 353 mln €, è stata totalmente assorbita dalla PPE (riserva per la partecipazione alle eccedenze) e nel quadro del Piano dell’Unione del 21 luglio scorso». La banca BNP Paribas, anche essa citata dal Financial Times, ha indicato all’AFP di aver «messo a riserva la sua esposizione alla Grecia per 544 mln € e in conformità al Piano del 21 luglio».