«Credo che il sistema assicurativo, per uscire dal difficile momento in cui si trova, debba essere immaginato come un partner dello Stato: investe nel debito italiano e in proiezione futura sarà sempre più coinvolto nella gestione della previdenza e del walfare». Tommaso Enrico Cucchiani, presidente di Allianz Italia e membro del board della casa madre tedesca, ha spiegato così la sua idea di sviluppo del settore assicurativo, intervenendo ai microfoni di Class Cnbc e nell’ambito dell’Insurance Day. Il manager non ha nascosto le difficoltà del comparto assicurativo, «che in quanto parte del mondo finanziario sta attraversando probabilmente la fase più difficile dal dopoguerra». Rispetto agli altri comparti, «il settore risulta il più sottovalutato, nell’ordine del 55%, e questo dato fa impressione». Oltre alle tensioni sul debito pubblico, che si fanno sentire in particolare per gli operatori italiani, per Cucchiani ci sono anche dei nodi da sciogliere a livello normativo. «In Italia le assicurazioni risentono ancora del colpo portato dalla riforma Bersani. E questo è un guaio perché i regolatori dovrebbero sapere che gli assicuratori sono essenziali per il funzionamento dell’economia nazionale». Anche alcune polemiche sui costi sulle polizze «a partire dal grande classico della Rc Auto, rischiano di essere sterili se non si considerano tutti i fattori» che caratterizzano il mercato nazionale. Cucchiani non ha comunque esitato a spezzare una lancia in favore dell’industria assicurativa italiana: «È tra le più competitive al mondo, grazie a una grande efficienza e al buon sistema distributivo». Infine un invito: «Dobbiamo trovare finalmente un dialogo costruttivo, che permetta di creare una partnership reale tra cittadini, Stato e assicurazioni». (riproduzione riservata)