Il lavoro dignitoso è anche, e soprattutto, un lavoro sicuro. Soprattutto alla luce dei numerosi cambiamenti – sociali, tecnologici, economici, ma anche climatici: dai fenomeni migratori alla recessione, dalla globalizzazione allo sviluppo delle nanotech – che stanno interessando l’intera popolazione del pianeta. Con questo appello per un maggiore impegno a favore della diffusione della cultura della prevenzione si è concluso, la scorsa settimana, il XIX Congresso mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, organizzato, a Istanbul, da Ilo e Issa in collaborazione col ministero del Lavoro della Turchia. Positivo il bilancio conclusivo dell’evento – al quale ha partecipato anche una nutrita delegazione dell’INAIL – con 5.400 esperti, 12mila visitatori, 140 paesi rappresentati, 31 simposi, 960 presentazioni, 19 incontri (pre e post congresso), 15 corsi di formazione e i meeting del network Cis (Centro internazionale di informazioni sulla salute e sicurezza sul lavoro) e di varie sezioni dell’Issa.
Il summit dei ministri del lavoro. Prima del congresso, il governo turco ha organizzato un vertice ministeriale dedicato alla prevenzione che ha visto la presenza di ministri del lavoro provenienti da tutto il mondo. La Dichiarazione di Istanbul sulla sicurezza e la salute sul lavoro è stata firmata, così, da 34 rappresentanti governativi che hanno riconosciuto che il diritto a un ambiente di lavoro salubre e sicuro è un diritto umano fondamentale – nonché una responsabilità dell’intera società – e si sono impegnati a stabilire nei propri paesi una cultura sostenibile della prevenzione. La Dichiarazione fa riferimento agli impegni assunti con la precedente Dichiarazione di Seul del 2008, considerata un primo modello verso la costruzione di una cultura globale della sicurezza e della salute.
Erdogan: “L’economia è produttiva solo con forza lavoro qualificata”. Nel suo intervento alla cerimonia di apertura del congresso, il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che un’economia – per essere realmente produttiva – ha bisogno di una forza lavoro competente e qualificata. Erdogan ha, inoltre, esortato all’adozione di un approccio basato sulla “protezione e prevenzione” al fine di garantire le condizioni di lavoro “alle quali tutti gli esseri umani hanno diritto”.
Sicurezza sul lavoro: un approccio “globale”. Successivamente, nel corso delle cinque giornate di studio, numerosi focus sono stati dedicati ai principali fattori che stanno influenzando le macro-dinamiche relative alla sicurezza: tra questi, le conseguenze della crisi economica, le nuove tecnologie – in particolare le nanotech -, i cambiamenti climatici, la globalizzazione, la crescita delle migrazioni e l’aumento dell’economia informale. Elementi – è stato affermato – che vanno considerati delle sfide importanti e che richiederanno per la loro gestione, di conseguenza, approcci pro-attivi e preventivi, in aggiunta a soluzioni innovative che sappiano “collegare” le tradizionali responsabilità in materia di prevenzione con una più ampia visione della salute. Il Congresso ha evidenziato, inoltre, la significatività del dialogo sociale fra governi, lavoratori e datori di lavoro e ha sollecitato a una maggiore considerazione delle tematiche dell’istruzione e della formazione quali strumenti cruciali per l’attuazione di strategie di tutela efficace dei lavoratori.
Dall’Osha un software per la valutazione dei rischi nelle pmi. Tante, e di particolare interesse, le novità emerse durante i diversi appuntamenti in programma. L’Agenzia europea di Bilbao ha presentato, per esempio, l’applicazione web OiRA (Online interactive risk assessment), uno strumento di facile e libero utilizzo da parte dei datori di lavoro e in grado di sostenere step by step le piccole e medie imprese nel processo di valutazione dei rischi: dalla fase di individuazione dei pericoli, alla valutazione dei rischi, dalla messa in campo delle misure preventive al monitoraggio e alla stampa del documento di valutazione dei rischi. L’Agenzia, di fatto, ha rielaborato uno strumento che già nel 2004 era stato sviluppato da una associazione di imprenditori olandesi in stretta collaborazione con il governo ed era stato messo a disposizione online. Lo strumento era stato “personalizzato”, con i finanziamenti del Ministero del lavoro e affari sociali olandese, per 20 differenti settori produttivi in collaborazione con le associazioni sindacali. Anche il software OiRA permette una analoga “personalizzazione” secondo le esigenze del tessuto produttivo nazionale. E’ prevista, inoltre, una OiRA Community per consentire la condivisione delle conoscenze e delle esperienze da parte degli utilizzatori.
Dall’Ilo l’analisi dei lavori più a rischio. Significativi anche i numeri divulgati da Seiji Machida, direttore del Programma per la sicurezza e la salute sul lavoro e l’ambiente dell’Ilo, nell’ambito del rapporto “Tendenze globali e sfide in materia di salute e sicurezza”. Lo studio ha rilevato, così, come nel periodo 2003-2008 – pur a fronte di una diminuzione dei casi mortali – ci sia stato un aumento del numero totale di infortuni e malattie professionali. Nel 2008 si sono registrati, in totale, 317 milioni di infortuni, 321mila episodi mortali e 2,02 milioni di morti per malattie professionali. Secondo Machida i principali rischi emergenti sono quelli legati ai cambiamenti climatici (soprattutto per chi lavora all’aperto nella stagione estiva), ai cosiddetti “green jobs” (i lavori legati alle energie rinnovabili, all’ecologia, e all’ambiente), alle nanotecnologie e alle nuove sostanze chimiche. A conclusione del congresso Machida e il segretario generale dell’Issa, Hans Horst Lonkolewsky, hanno chiesto – in definitiva – un maggiore impegno a favore di una cultura della sicurezza e della salute sul lavoro che possa rispondere ai cambiamenti dell’ambiente di lavoro causati dall’evoluzione demografica e del mercato.
Il prossimo appuntamento a Francoforte. Fin dalla sua prima edizione del 1955, il Congresso mondiale si tiene ogni tre anni e rappresenta la prima piattaforma internazionale in questa materia per i professionisti e gli specialisti della sicurezza e salute sul lavoro, nonché per i dirigenti politici. L’evento si è concluso con la proposta da parte della Deutsche Gesetzliche Unfallversicherung (l’Ente per l’assicurazione sugli incidenti sul lavoro della Germania) a ospitare la prossima edizione a Francoforte, sempre in collaborazione con l’Ilo e l’Issa.
Fonte: INAIL