“Bnp Paribas non è in crisi. una delle banche più patrimonializzate e più efficienti, in termini di risultati, nel mondo”.
Così Luigi Abete, presidente di Bnl ha commentato il declassamento di Standard and Poor`s ai microfoni del Gr Rai.
“Bnl – ha aggiunto Abete – non è stata declassata e nemmeno le altre banche italiane gruppo Intesa; è stato declassato il merito del credito dello Stato italiano e poiché nelle regole internazionali una banca di un paese non può avere un livello di credibilità maggiore di quello che ha il paese, le banche come Bnl, che avevano un valore superiore sono state portate al livello del paese Italia. Sul piano sostanziale per noi cambia poco perché Bnl facendo parte del gruppo Bnp Paribas, che invece ha mantenuto il suo rating superiore al livello globale, ammortizziamo quel minor riconoscimento sul mercato dal fatto di far parte di un gruppo che e’ forte ed e’ riconosciuto come tale”.
Secondo Abete “il problema che tutti sopportiamo è che l’instabilità che si è creata sui debiti degli stati, quindi sui debiti sovrani, di cui le banche sono titolari, produce questa situazione e quindi un abbassamento del valore dei titoli sulla borsa. Però, ai fini dei clienti non cambia nulla. I soldi depositati sono tranquilli, i clienti e le imprese che lavorano con le banche continuano ad avere i loro affidamenti. Il rischio di questa situazione è che aumenti il tasso di interesse perché se aumenta il costo del titolo pubblico dei vari stati europei questo inevitabilmente si trascina sul costo di interesse”.
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