Continua il processo di crescita delle malattie professionali in Agricoltura. Questo è ciò che emerge dagli ultimi dati relativi al 2010. Se infatti nel 2009 si è registrato un autentico boom di denunce, più che raddoppiate rispetto all’anno precedente, il 2010, con le oltre 6.300, non è certo da meno: si parla infatti di
un incremento del 62,6% rispetto al 2009 e addirittura del 340,9% rispetto al 2006. Da un punto di vista territoriale la distribuzione delle denunce mostra, nel quinquennio 2006-2010, una netta inversione di
tendenza. Se infatti nel 2006 oltre il 60% delle denunce era equamente distribuito tra NordEst e Centro, nel 2010 le ripartizioni del Sud (oltre 3.000 denunce, +819,9% dal 2006) e delle Isole (oltre 770 denunce,
+549,2% dal 2006) arrivano a detenere una quota del 60%. Di contro Nord-Est e Centro, pur con un notevole incremento nel quinquennio (rispettivamente +127,7% e +151,2%), vedono in pratica dimezzato il loro contributo (dal 31/33% al 16/19%).
Sul piano strettamente tipologico appare invece evidente e consolidata la preponderanza assunta dalle malattie professionali osteo-articolari e muscolo-tendinee che, grazie anche all’aggiornamento delle tecnopatie di natura muscolo-scheletrica con presunzione legale d’origine, arrivano ad incidere nel 2010 per l’80,4% (oltre 5.100 denunce), a fronte di un 50% nel 2006 (oltre 700 denunce) con un incremento
di oltre il 600%. Una tendenza inversa mostrano invece le due famiglie di tecnopatie classificate come Ipoacusia da rumore e Malattie respiratorie. Le prime dal 20,7% del 2006 passano all’8,9% nel 2010, registrando comunque un incremento di denunce dell’88,7% (da 300 ad oltre 560). Le seconde dal 10,9%
del 2006 scendono al 3,7% nel 2010 con una variazione, anche in questo caso positiva, del 48,1% (da oltre 150 ad oltre 230)
Fonte: INAIL
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