Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Non solo agenti e broker. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza tra i distributori italiani di Fwu, il gruppo assicurativo tedesco finito in crisi di solvibilità, ci sono anche reti di consulenti finanziari. Almeno due società operanti nel centro-nord Italia, entrambe con reti costituite da circa 200 consulenti finanziari. E l’elenco potrebbe allungarsi. Se sui canali assicurativi il pressing di Ivass sta aumentando, spingendo i circa 80 broker e agenti interessanti a informare i clienti che le polizze Fwu sono congelate da fine luglio, la distribuzione avvenuta tramite le reti di consulenti, anche se residuale, è rimasta finora fuori dai radar, e i nomi delle società reti di promotori finanziari restano ancora oggi riservati.
Semestrale positiva per Zurich. Il colosso assicurativo svizzero ha archiviato la prima metà del 2024 con un utile operativo di gruppo in aumento del 7%, raggiungendo la cifra record di 4 miliardi di dollari. Il rendimento del capitale proprio è risultato pari al 25%, il più alto di sempre, mentre l’utile netto attribuibile agli azionisti è salito del 21% a 3 miliardi di dollari.
Allianz in buono spolvero in borsa dopo l’annuncio dei dati trimestrali: la compagnia assicurativa tedesca ha chiuso le negoziazioni a Francoforte in rialzo dell’1,9% a 253,9 euro per azione. Merito in particolare dell’ultima riga del conto economico: Allianz ha infatti archiviato il secondo trimestre di quest’anno con un utile netto di 2,51 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,34 miliardi (+7%) riportati lo scorso anno. Da inizio 2024 il titolo della società assicurativa si è valorizzato del 5,2%.

Se vi è corretta organizzazione aziendale in materia antinfortunistica e i vertici sollecitano l’adozione di specifiche condotte, la mancata diligenza di chi è tenuto ad adottarle esclude la responsabilità dell’ente. È quanto si evince dalla sentenza n. 31665/2024 della Corte di cassazione penale, V sez., depositata lo scorso 2 agosto.
Il gruppo Azimut, tramite la sua controllata australiana Az Next generation advisory (Az Nga), ha stipulato una partnership strategica con l’istituto finanziario Amp Limited e il gruppo di servizi di consulenza Entireti, per creare un’offerta unica e attraente per i consulenti finanziari di Amp. La transazione prevede che Az Nga acquisisca tra il 9% e il 49% delle quote di 16 società, le quali gestiscono complessivamente circa 14 miliardi di dollari australiani (8,4 mld euro). L’accordo aggiungerà oltre 200 consulenti finanziari e più di 40 sedi alla rete in espansione di Az Nga.

Repubblica_logo

L’attenzione in questo momento è sempre più concentrata sul destino finale del Monte dei Paschi di Siena, banca tornata a macinare utili (1,2 miliardi nel semestre) dopo il salvataggio del Tesoro del 2017 e la discesa dello stesso nel capitale dal 64% al 26% odierno. Quale sarà la prossima mossa, si chiedono tutti, tenendo presente che c’è un impegno verbale con l’Europa che risale ai tempi del governo Draghi, per l’uscita del socio pubblico entro il 2024?

Da un lato il clima che si fa sempre più bollente, dall’altro le riserve idriche che si esauriscono. In Sicilia la cabina di regia istituita per la crisi siccità ha disposto il trasferimento dei pesci per poter utilizzare fino all’ultimo goccio di acqua contenuta negli invasi. A questo siamo in una stagione che, secondo l’Osservatorio europeo Copernicus Climate Change Service, sta battendo tutti i record: è «sempre più probabile», dicono, che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, nonostante con luglio sia terminata la serie di 13 record consecutivi e sia terminato anche il fenomeno climatico chiamato El Niño. La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (agosto 2023 – luglio 2024) è di 0.76°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e di 1.64°C al di sopra della media preindustriale tra il 1850 e il 1900. L’anomalia della temperatura globale per l’anno in corso (gennaio-luglio) per il 2024 è di 0.70°C sopra la media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020, 0.27°C più calda rispetto allo stesso periodo del 2023.
In crescita la spesa per telefonini, apparecchi tecnologici e tempo libero nei consumi degli italiani degli ultimi 30 anni. Le spese nella filiera turistica, come viaggi e vacanze e i pasti e consumazioni fuori casa, nonostante il recupero degli ultimi anni, sono ancora leggermente inferiori ai livelli pre pandemici. Mentre si accentua nel 2024 la tendenza al contenimento per gli acquisti di prodotti più tradizionali – vestiti o beni alimentari – che cala rispetto al 1995. Nel 2024 con 21.778 euro la spesa pro capite per consumi delle famiglie, sebbene abbia recuperato i livelli pre pandemia, è ancora sotto i livelli di picco del 2007 (-138 euro). Guardando alla dinamica dei prodotti acquistati dagli italiani dal 1995 ad oggi, l’ufficio studi di Confcommercio evidenzia che per la telefonia si registra un incremento della spesa pro capite in termini reali di oltre il 6.500%, mentre per Pc e prodotti audiovisivi e multimediali la crescita è stata del 962%. In crescita anche la spesa per il tempo libero, in particolare i servizi ricreativi e culturali hanno registrato un incremento del 90%.