Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
L’intelligenza artificiale mostra in modo sempre più potente anche il suo lato
oscuro: il deepfake, falsi audio e video che rubano volti e voci alle persone per aggredire
capitali e risparmi. E per difendersi da queste minacce le tecnologie da sole non bastano. Un campanello di allarme su questo fronte arriva non a caso dal mondo assicurativo, industria abituata per mestiere a prevenire i rischi: l’adozione dell’intelligenza artificiale, sintetizza l’Allianz Risk Barometer 2024, offre opportunità e vantaggi, ma anche pericoli. Secondo il report gli autori delle minacce stanno già utilizzando modelli linguistici come ChatGpt e l’AI può aiutare gli hacker meno esperti a elaborare nuovi ceppi di programmi digitali esistenti, aumentando il numero di frodi che possono eseguire.
AI primo luglio scorso, con il consueto basso profilo che le si addice, Banca d’Italia ha reso nota una notizia che avrebbe dovuto preoccupare e che invece è passata un po’ sotto silenzio, derubricata a qualcosa di inevitabile. Sotto la comune dicitura «avviso» si leggeva una comunicazione che di normale ha ben poco: «continuano a essere diffusi in rete video, realizzati con tecniche di deepfake, che in maniera artificiosa riproducono l’immagine e la voce del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, al fine di veicolare e rendere credibili messaggi non veritieri con intenti fraudolenti. Come già comunicato il 22 maggio scorso si ribadisce che nessuno di questi video è stato autorizzato dalla Banca d’Italia».
I concetti di sicurezza e di serenità sono legati in maniera intrinseca alle soluzioni assicurative che rappresentano alcuni dei mattoncini che non dovrebbero mancare all’interno di una pianificazione di medio-lungo termine del risparmiatore, creando sinergie con gli investimenti finanziari e presentando non pochi vantaggi sul fronte fiscale. Lo strumento delle polizze di copertura è sempre da valutare in un portafoglio bilanciato e diversificato, partendo dalle specifiche esigenze di ognuno che possono andare dalla volontà di salvaguardare lo stile di vita della propria famiglia, alla necessità di tutelare e trasmettere in maniera ordinata e poco gravosa dal punto di vista fiscale il proprio patrimonio, passando per la necessità di garantire continuità a un’attività imprenditoriale. Come muoversi per costruire il proprio portafoglio assicurativo?
Il 94% delle donne crede che il proprio potere finanziario sia sottovalutato, mentre solo il 17% degli uomini ritiene che saranno le donne le maggiori beneficiarie del prossimo imponente travaso di ricchezza. La ricerca di Ellvest, che traccia la strada al fenomeno della femminilizzazione del wealth management, fotografa una forza motrice che ha il potenziale di rimodellare completamente la società e le sue credenze sulle donne e il benessere finanziario.
La cosiddetta class action (o azione di classe), intentata pochi giorni fa negli Stati Uniti e in Olanda contro Stellantis, risponde a un’esigenza precisa: accorpare in un’unica causa le pretese risarcitorie o inibitorie avanzate da consumatori, azionisti o altri soggetti danneggiati soprattutto nei confronti di grandi imprese. Spesso il danno subito è di modesta entità tanto da non giustificare i costi e i tempi di un’azione giudiziaria individuale (small claim). E ciò può costituire un incentivo per le imprese a tenere comportamenti al limite della correttezza e della legalità, confidando di farla franca, almeno per quanto riguarda il rischio di risarcimenti. Se invece l’azione può essere proposta da un rappresentante di migliaia o talvolta di centinaia di migliaia di soggetti danneggiati, il quadro cambia perché le conseguenze economiche di una condanna possono essere pesanti.
Le vendite dei veicoli a batteria non decollano in Europa (-5,3% a luglio) e rendono più difficile lo stop al motore termico nel 2035, mentre i grandi gruppi perdono miliardi per produrre i mezzi green
La longevità è un dato di fatto, grazie al connubio fra migliori condizioni di vita e sviluppi della medicina, da ultima il biohacking. Un trend ben studiato dalle agenzie di rating come Moody’s che ormai temono l’invecchiamento della popolazione perché «peserà sui bilanci dei governi aumentando i rischi di credito», perché «un numero in costante declino di lavoratori dovrà sostenere un numero sempre più crescente di pensionati». A livello mondiale, i Paesi con il rapporto più alto di popolazione oltre i 65 anni rispetto ai lavoratori sono, in ordine: primo il Giappone, seconda l’Italia, terza la Germania.
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