Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Il governo Meloni frena le indiscrezioni di stampa sull’introduzione di una norma per tassare gli extraprofitti di banche, assicurazioni e delle grandi aziende, dalle energetiche al comparto del lusso. «Sono prive di ogni fondamento le ricostruzioni giornalistiche secondo le quali sarebbe attualmente allo studio del governo una norma sugli extraprofitti in alcuni settori dell’economia», hanno fatto sapere fonti da Palazzo Chigi.
Più la sanità pubblica abdica al suo ruolo, tra tagli al bilancio e code per gli esami, più si apre uno spazio formidabile per gli operatori privati. Tale situazione perdura da tempo e probabilmente neanche il recente decreto del governo sulle «liste d’attesa» potrà invertire il trend.Molte analisi documentano con chiarezza lo stato dell’arte. Un recente rapporto dell’Area Studi di Mediobanca conteggia le strutture sanitarie operanti in Italia nel 2022 in 29.354, per il 57,4% afferenti al settore privato e per il 42,6% a quello pubblico. Quanto al totale di 170 miliardi della spesa sanitaria, il privato occupa un 25%, pari a 42 miliardi, destinato secondo le stime degli analisti di Mediobanca a salire in prospettiva a 70 miliardi.
Che cosa consigliare agli oltre 100.000 clienti che hanno in mano le polizze Fwu, congelate? Ecco che cosa consiglia l’avvocato Antonio Pinto, responsabile settore prodotti finanziari di Confconsumatori, in cinque punti. Primo: non correre a vendere. Secondo: seguire gli sviluppi da fonti attendibili. Terzo: arriva un commissario? Quarto: hai una rata ricorrente?Poiché Fwu ha reso impossibile esercitare il mio diritto di riscatto, io ho il diritto di interrompere i pagamenti. Quinto: faccio causa al broker? Ecco quando è possibile
Ma come sono le polizze che Fwu ha fatto sottoscrivere in Italia agli oltre 100.000 clienti? Milano Finanza ha recuperato un contratto del 2019 per capire che cosa promette e dove investe. In questo caso è stato fatto a nome di un teenager, una polizza vita a premi ricorrenti della durata di 30 anni. Il prodotto che la compagnia ha venduto è Forward Quant MR, una polizza unit-linked con sottostanti fondi di investimento. Il contratto, del valore di 36.000 euro investiti a scadenza, prevede che il 10%, 3.600 euro, sia la prestazione garantita in caso di morte. Il cliente ha scelto l’opzione Conservativo e il documento che la società gli ha consegnato riporta la specifica: «Con garanzia a scadenza… pari al 100% del capitale investito». Per avere la garanzia del capitale, il costo annuo è del 2,16%.
Nel 2023 Eurovita e nel 2024 la tedesca Fwu, con un curioso filo rosso che lega in qualche modo entrambe al fondo di private equity inglese Cinven. Nel caso Fwu la realtà con sede a Grünwald, vicino a Monaco di Baviera, è cresciuta in maniera importante nel 2015 dopo aver acquisito Skandia Austria, compagnia assicurativa in portafoglio ad Heidelberger Leben, quest’ultima in mano sempre al fondo Cinven. Ma come si è arrivati a questo punto? E perché Fwu è finito in difficoltà? Si tratta di un gruppo fondato da Manfred Dirrheimer, ex docente universitario, secondo quanto riporta lo stesso imprenditore tedesco, che ama le auto di lusso e le giacche dai colori sgargianti, ma anche il tennis e che ha scelto Fabio Fognini come testimonial della società. Un self-made-man di 72 anni che ne tempo ha creato un impero.  Nel 1990 la decisione di entrare nel settore assicurativo, prima come consulente di grandi gruppi, poi nel 1991 con una propria compagnia per avviare. Nel 1997 l’espansione in Europa. Il debutto è stato in Francia per poi proseguire in Italia (2006), Spagna (2014) e Belgio (2018). In Europa, Fwu Life Lux, Fwu Invest Austria e Fwu Invest sono arrivate a offrire servizio a circa 300.000 clienti per un totale di 2 miliardi di euro di asset in gestione e 9 miliardi di euro di contributi totali, mentre livello mondiale, le compagnie assicurative del gruppo Fwu danno servizio complessivamente a 1 milione di persone.
Una storia tutta familiare, quella di Adelaïde, un broker nato negli anni ‘30 nel Finistère, all’estremità nord-occidentale della Francia. Parla Benjamin Verlingue subentrato al padre Jacques nella gestione dell’azienda di brokeraggio assicurativo. L’obiettivo è diventare il primo polo di intermediazione familiare europeo, con 800 milioni di fatturato. Anche nella Penisola raddoppierà il giro d’affari
La controllata di Intesa ora vuole crescere oltre confine. Dopo l’accordo in Grecia con Eurobank ci sono altri target nel mirino L’ingresso nel private debt e la sfida del btp. I progetti dell’ad Gota
In un momento in cui mettere da parte diviene esercizio virtuoso sempre più difficile da porre in essere, la formula del piano di accumulo (pac) sembra particolarmente adatta a supportare il risparmiatore nel costruire poco alla volta una somma che può rappresentare un accantonamento generalista o finalizzato al raggiungimento di obiettivi specifici. Secondo le stime contenute nell’ultimo Osservatorio annuale sui sottoscrittori dei fondi comuni di Assogestioni la fetta dei risparmiatori che investe prevalentemente tramite piani di accumulo è pari al 21%. Sommando a quest’ultima la quota di coloro che investono con forma mista (17%), i sottoscrittori che scelgono una modalità di sottoscrizione diversa dal pic, vale a dire la formula con sottoscrizione in unica soluzione, rappresentano il 38% del totale.
L’investimento in forma rateale può trovare confluenza anche nei piani individuali di risparmio, vale a dire i Pir, che rappresentano una soluzione di investimento che tende a favorire l’incontro tra la ricchezza finanziaria delle famiglie e il finanziamento della economia reale, che nel caso dell’Italia è rappresentato dalla spina dorsale delle piccole e medie imprese, quotate e non.

Infatti, quelli che hanno cessato il servizio prima del 31 luglio 2010 senza avere maturato la pensione presso la cassa d’iscrizione (ex Ctps), ai quali continua ad applicarsi la costituzione d’ufficio della posizione contributiva al fondo pensione dei lavoratori dipendenti (Fpld dell’Ago), possono revocare tale trasferimento qualora intendano attendere il compimento dell’età della pensione, avendo maturato sufficienti anni di contributi. A precisarlo è l’Inps nel messaggio n. 2802/2024, emesso ieri con placet del ministero del lavoro, che rettifica le precedenti istruzioni

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Calano i consumi. Secondo gli ultimi dati Istat a giugno 2024, rispetto al mese precedente, le vendite al dettaglio registrano una diminuzione sia in valore sia in volume: la variazione congiunturale negativa è, in entrambi i casi, pari allo 0,2%. Su base tendenziale, a giugno 2024 rispetto allo stesso mese del 2023, le vendite al dettaglio scendono dell’ 1,0% in valore e dell’1,8% in volume. Nel secondo trimestre 2024 le vendite al dettaglio sono in lieve aumento in valore (+0,1%) e in diminuzione in volume (-0,1%). «Il potere d’acquisto è in ripresa, i consumi no», dice Confesercenti. «I dati Istat sulle vendite al dettaglio confermano lo stallo della spesa delle famiglie.