Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La stipula di una polizza indennitaria decennale da parte dell’appaltatore, è obbligatoria per tutti gli appalti di lavori di importo superiore al doppio della soglia eurounitaria. La funzione assolta da tale polizza è quella di tenere indenne l’Amministrazione dai rischi di rovina totale o parziale dell’opera, ovvero dai rischi derivanti da gravi difetti costruttivi. E’ quanto ha chiarito Anac con un parere in funzione consultiva n.37 del 10 luglio 2024, rispondendo a un consorzio di bonifica che aveva stipulato un contratto di appalto per l’esecuzione di lavori di manutenzione di importo superiore a 14 milioni e quindi aveva chiesto all’appaltatore di produrre la polizza indennitaria decennale a copertura dei rischi di rovina totale o parziale dell’opera e dei rischi derivanti da gravi difetti costruttivi, di cui all’art. 103, comma 8, d.lgs. 50/2016, nonché l’estensione della polizza CAR, di cui all’art. 103, comma 7, del D.lgs. 50/2016, a partire dalla data del collaudo, offerta dall’impresa in sede di gara.
Oreficerie, argenterie, gioiellerie: il Ponte Vecchio, a Firenze, è il simbolo dell’artigianato italiano. E proprio dal capoluogo toscano arriva l’allarme del settore: in undici anni, tra città e provincia, si registrano oltre 9.700 artigiani in meno. Erano 41.942 nel 2012, ne sono rimasti 32.228 nel 2023. Significa che è scomparso un artigiano su quattro.
Prenderà il via a ottobre Progetto Giovani, l’iniziativa dell’Inps diretta ad avvicinare la platea dei giovani nella fascia d’età 18-34 anni al mondo della previdenza. Il progetto, presentato al Meeting di Rimini dal presidente dell’Istituto Gabriele Fava, si articolerà in diverse azioni integrate rivolte ai ragazzi dei vari gradi di istruzione fino ad arrivare agli studenti universitari, ai giovani lavoratori, ai precari, ai Neet e anche a coloro che lavorano in modo non regolare. L’Inps sarà presente nelle fiere del lavoro, con un road show nelle principali città con un truck con uno sportello mobile, nelle scuole e università, creerà podcast informativi, video tutorial, e promuoverà una campagna di comunicazione tramite i social network e un’App denominata «Contaci».
- Swiss Re
ha realizzato nel semestre un utile netto di 2,09 miliardi di dollari (1,88 mld euro) da 1,79 mld di un anno prima. I ricavi sono saliti da 21,78 a 22,48 miliardi (20,2 mld euro)
Secondo il Sun sarebbe questo il massimale assicurativo del Bayesian. Le imbarcazioni di questa tipologia hanno in genere un’assicurazione «Protection e indemnity» (P&I), che copre le richieste di risarcimento per la responsabilità civile, compresi i danni ambientali, mentre vengono sottoscritte polizze separate «Hull and machinery» per lo scafo e i macchinari (come la casco per le auto). Per la valutazione dei danni materiali le compagnie assicurative prenderanno in considerazione vari fattori: il valore dello yacht (pari a 30 milioni di euro), la sua età e lo stato di manutenzione (il Bayesian era stato realizzato nel 2008 e ristrutturato nel 2020). Inciderà poi il tipo di navigazione affrontata prima del naufragio (in acque interne, costiere o oceaniche) e l’esperienza del comandante e dell’equipaggio.
Il passaggio da Quota 103 a Quota 41, fortemente sostenuto dalla Lega, potrebbe non essere indolore. Tra le ipotesi allo studio dei tecnici ce n’è infatti una che introdurrebbe un requisito per limitare la platea dei lavoratori potenzialmente interessati a questo canale di pensionamento anticipato. L’ipotesi prevede che oltre ai 41 anni di contributi, si debba aver versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età. In altre parole, Quota 41 sarebbe accessibile solamente a chi ha cominciato a lavorare da minorenne. In realtà, spiegano gli stessi tecnici, non sarebbero pochi, tra i lavoratori che arrivano a 41 anni di contributi, coloro che hanno cominciato a lavorare tra i 15 e i 18 anni. In ogni caso, aggiungono, per fare una valutazione non solo tecnica, ma anche politica, bisognerà stimare con esattezza di quanto si ridurrebbe la platea rispetto a Quota 41 senza altri requisiti.
Se in Italia già dieci anni fa si contavano più animali domestici che residenti (60,5 milioni contro 60,3 milioni di abitanti), oggi il numero di residenti è diminuito (da 60,3 a 59 milioni, -2%), quello degli animali domestici aumentato (da 60,5 a 65,0, +7%) e movimenta un business che, secondo l’ufficio studi Coop nel 2023 si attesta a 6,8 miliardi l’anno, tra cibo (4,3 miliardi), visite veterinarie (1,3 miliardi e altre spese (1,1 miliardi). Il mercato degli amici a quattro zampe, da qualche anno, si è allargato anche al mondo delle compagnie assicurative, con polizze che in Italia coprono non solo cani e gatti ma anche uccelli, conigli e rettili.