Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha scelto di dedicare il suo intervento – pronunciato in occasione della 45° edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli – all’Unione Europa. Sono diversi i fattori che hanno eroso «la fiducia nel progetto europeo». Tra questi, il governatore ha citato «l’indebolimento della crescita economica, la frammentazione del tessuto sociale, le difficoltà di integrazione di una popolazione immigrata sempre più numerosa e i divari di sviluppo tra le diverse aree del continente».  Le proiezioni demografiche, ha ricordato Panetta, «indicano che nei prossimi decenni si ridurrà il numero di cittadini europei in età da lavoro e aumenterà il numero degli anziani. Questa dinamica rischia di avere effetti negativi sulla tenuta dei sistemi pensionistici, sul sistema sanitario, sulla propensione a intraprendere e a innovare, sulla sostenibilità dei debiti pubblici». Per contrastare questi effetti «è essenziale rafforzare il capitale umano e aumentare l’occupazione di giovani e donne».
In Europa il fenomeno dei default aziendali, secondo gli analisti di Scope Ratings, è in aumento e potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, destando preoccupazioni fra gli investitori. Le cause dei fallimenti sono molteplici. «Le tensioni geopolitiche, la crescita economica lenta e l’inflazione persistente, insieme alla cautela delle banche centrali nel ridurre i tassi di interesse, continuano a mettere sotto pressione le imprese», evidenziano gli esperti. L’Austria ha registrato un incremento del 90% dei fallimenti anno su anno, seguito dai Paesi Bassi e dalla Svezia con un aumento rispettivamente del 37% e 34%. In Francia e Italia il tasso è inferiore al 20%

Il mobbing è punito come stalking lavorativo. Risponde di atti persecutori il datore o il superiore che con una serie di atteggiamenti ostili mortifica e marginalizza il dipendente o il sottoposto, rendendo alla vittima impossibile o comunque molto difficoltoso proseguire nell’attività di servizio. Il tutto a condizione che si realizzi uno degli eventi alternativi previsti dall’articolo 612 bis Cp, vale a dire un perdurante e grave stato di ansia o di paura che costringe la persona offesa a cambiare le proprie abitudini di vita. Così la Corte di cassazione penale, sez. terza, nella sentenza n. 32770del 21/08/2024.
Quando l’impresa esecutrice degli interventi edilizi ritarda nella realizzazione, dei danni che ne conseguono è responsabile insieme ad essa anche il direttore dei lavori (DL). Ciò in quanto tra i suoi compiti vi è quello di attivarsi prontamente per garantire la realizzazione dell’opera senza difetti. È quanto stabilito dal Tribunale di Napoli, che emanando lo scorso 6 giugno la sentenza n. 5844/2024 ha imposto al direttore dei lavori di ristorare il committente dei danni conseguenti a un ritardo dell’impresa. La pronuncia, tra l’altro, avvalora la tesi in base alla quale il DL può essere chiamato a rispondere del ritardo nel caso in cui da questo dipenda la mancata fruizione di bonus edilizi, consistendo anche questo in un vero e proprio danno.

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«Tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori. Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all’ancora. E poi perché l’equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo? I passeggeri hanno riferito una cosa assurda, e cioè che la tempesta è arrivata inaspettata, all’improvviso. Non è vero. Era tutto prevedibile. Io ho qui davanti a me le carte meteo. È arrivata all’improvviso un bel niente… Si chieda: perché nessun pescatore di Porticello era fuori quella notte? Un pescatore legge le condizioni meteo e una nave no? La perturbazione era leggibile appieno in tutte le carte meteo. Non si poteva non sapere». È un fiume in piena, Giovanni Costantino. Lui è il fondatore e amministratore delegato di The italian sea group, la società quotata in borsa proprietaria degli asset di Perini navi di Viareggio che costruì il Bayesian nel 2008. Non ci sta a vedere sotto accusa quel gioiello a vela che lui definisce «una delle imbarcazioni più sicure al mondo». Praticamente «inaffondabile».
Un muro di fuoco che ha intrappolato quattro soccorritori. Tre ustionati gravi tra i volontari della Protezione civile, fra cui una donna, e un pompiere della caserma di Frascati. È il tragico bilancio del devastante incendio divampato ieri intorno alle 14 nel quadrante sud di Roma, a ridosso dei quartieri di Cinecittà e Torre Spaccata. Vasto il fronte del rogo, iniziato in quello che nel quartiere viene chiamato il «pratone», un’ampia area verde tra i palazzi. Le fiamme alte fino a dieci metri hanno avvolto per oltre cinque ore le sterpaglie, spostandosi rapidamente tra il sottobosco. A più riprese il fuoco è arrivato alle abitazioni vicine, lambendo balconi e giardini tra via Pelizzi e viale dei Romanisti.
Fiamme rivelatrici: svelano il degrado, mostrano l’incuria, segnalano, con la furia devastatrice di un attimo, lacune amministrative di anni e carenze ambientali attuali. Bruciano Torre Spaccata e Cinecittà (ma nel 2022 andò in fumo l’ambiziosa scenografia di un filmone sulla Firenze medicea). Va a fuoco la riserva naturale di Monte Mario. Si alzano fiamme lungo via della Pisana. Tre incendi monumentali in quindici giorni raccontano l’abbandono della città. Quello delle favelas che tutti guardano ma nessuno vede davvero, ma anche del verde trascurato e trasformato in sterpaglie dalle temperature feroci di queste settimane. E ancora delle discariche abusive mappate eppure ignorate. Dei rimedi che tardano a venire. Per non parlare dei vigili del fuoco che, come denunciano loro stessi, non sono sufficienti.

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«Le pensioni però saranno sempre meno adeguate, se non supportate da sufficienti contributi. Il problema non è solo la demografia, ma un tasso di occupazione ancora troppo basso in Italia e un lavoro in molti casi povero o in nero».
L’indagine britannica potrebbe servire a corroborare la raccolta di informazioni da parte delle compagnie di assicurazioni e degli avvocati delle vittime, nel quadro di possibili future cause private per risarcimento danni, sia nei confronti del proprietario del veliero, che appartiene a una società presieduta dalla vedova di Lynch, sia nell’ambito di assicurazioni sulla vita a favore dei passeggeri scomparsi nell’incidente. Secondo il tabloid inglese The Sun,solo l’assicurazione del veliero vale due miliardi di dollari.
I casi denunciati e finiti sui giornali sono almeno una dozzina in sei giorni. Sicuramente si tratta di una parte delle violenze fisiche subite da Ferragosto a oggi da chi lavora in sanità, visto che l’osservatorio messo in piedi dal ministero alla Salute nel 2023 ne ha contateben 4.100, cioè 11 al giorno. Se poi si calcolano anche le aggressioni verbali il totale sale addirittura a 16 mila episodi.