Il 2023 è stato il quarto anno consecutivo nel quale le perdite assicurate a livello mondiale per catastrofi naturali hanno superato i 100 miliardi di dollari (91,5 mld euro): è quanto emerge da un report di S&P. A pesare è soprattutto la frequenza degli eventi, in particolare le tempeste convettive di media intensità negli Stati Uniti. Nel 2023 e nella prima metà di quest’anno le perdite assicurate da eventi secondari, in particolare le tempeste convettive, hanno raggiunto livelli senza precedenti. Gli assicuratori primari hanno sopportato il peso di queste perdite, mentre il posizionamento strategico dei riassicuratori li ha ampiamente protetti
È tra i settori che più hanno beneficiato della ripresa post pandemia. I primi dati sull’estate in corso mostrano qualche incertezza, ma lo scorso anno il turismo italiano ha raggiunto e superato i numeri del 2019, in termini di arrivi e presenze, come risulta dalla rilevazione congiunta di Istat e ministero del Turismo pubblicata lo scorso giugno. Nel 2023 sono stati registrati oltre 134 milioni di arrivi (+2,3% rispetto ai valori pre-pandemici) e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi (+3,3%), dati record per il Paese. Il settore conta in Italia (secondo le elaborazioni di Crif) circa 400mila imprese concentrate soprattutto nel Sud e nelle Isole (oltre un terzo), suddivise tra agenzie di viaggio (circa 12.300 aziende), ristoranti e bar (circa 321.400) e alberghi (66.600). tre anime di uno stesso comparto molto diverse tra loro, sia in termini di conto economico, sia in termini di caratteristiche creditizie, ovvero quelle analizzate in uno studio di Crif da cui emerge la contraddizione di un’industria fondamentale per il Pil del Paese e tuttavia caratterizzata da fragilità strutturali che si riflettono sugli indicatori creditizi.