Il decreto attuativo 232 del 15 dicembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° marzo 2024, integra la legge Gelli del 2017 (che trattava le regole della responsabilità professionale in ambito sanitario), disciplinando alcuni aspetti molto delicati con riferimento alle possibilità di non stipulare un’adeguata copertura assicurativa per colpa grave. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, nell’articolo 9 del decreto, introduce la possibilità per le strutture sanitarie (comprese piccole cliniche o studi odontoiatrici) di ricorrere a misure analoghe alle coperture assicurative, prevedendo i requisiti minimi di garanzia e condizioni di operatività delle suddette misure. Gli articoli 10 e 11 stabiliscono che le strutture sanitarie che optano per l’assunzione diretta del rischio hanno l’obbligo di costituire un “fondo rischi” e un “fondo riserva” che coprano eventuali risarcimenti futuri relativi a sinistri. La congruità degli accantonamenti ai fondi sarà oggetto di certificazione (articolo 13) a cura del revisore legale o del collegio sindacale, che dovrà rilasciare un giudizio di sufficienza, o attestare le ragioni per cui è impossibile esprimere un giudizio. Per gli accantonamenti, restano dubbi circa il trattamento fiscale da applicare, mentre non vi è alcun dubbio sulla deducibilità del costo nel caso in cui la struttura sanitaria opti per la copertura assicurativa.
Sono 800mila le imprese coinvolte dal nuovo obbligo della patente a crediti, che sarà indispensabile dal 1° ottobre per poter lavorare nei cantieri temporanei o mobili. Un obbligo introdotto dal Dl Pnrr 19/2024 (articolo 29, comma 19), per prevenire e contrastare il lavoro irregolare e aumentare il livello di sicurezza nei lavori edili o di ingegneria civile. Il decreto attuativo del nuovo strumento, presentato alle parti sociali il 23 luglio, è alle verifiche finali presso gli organi di controllo e attende la pubblicazione. Intanto, è aperto fino al 28 agosto il bando per la selezione di 750 nuovi ispettori tecnici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che andranno ad aggiungersi agli 877 già in forza all’Inl: si tratta del personale che, insieme a quello delle Asl, si occupa dei controlli “sul campo” per verificare la salute e la sicurezza del lavoro nelle aziende.