Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Aumenta ancora la presenza del fotovoltaico in Italia. Nell’ottava edizione del Barometro di Elmec Solar, l’azienda di Brunello (Varese) che si occupa di installare e manutenere impianti fotovoltaici residenziali e industriali, emergono risultati che superano le aspettative: a marzo del 2024 sono oltre un milione e mezzo (più precisamente 1.684.316) gli impianti installati in tutto il paese, 360.198 in più dell’anno scorso (+27%). Da un’analisi più dettagliata emerge che le città sul podio per il maggior numero di impianti installati sono Roma, Brescia e Padova, ma non solo: nella capitale l’incremento di nuovi impianti è stato del 485%, quintuplicato rispetto all’anno passato. Lo stesso vale per la città lombarda e per quella veneta, che hanno quadruplicato gli impianti installati nel 2023.
Disco verde alle indicazioni per ottenere il certificato per esercitare il diritto all’oblio oncologico. E’ quanto prevede il decreto del 5 luglio del Ministero della salute in materia di disciplina delle modalità e delle forme per la certificazione della sussistenza dei requisiti necessari ai fini della normativa sull’oblio oncologico. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.177 del 30 luglio 2024, spiega che il soggetto interessato, già paziente oncologico, debba presentare istanza, eventualmente corredata dalla relativa documentazione medica, di rilascio del certificato che attesta l’avvenuto “oblio oncologico” inteso come il diritto delle persone guarite da una precisa malattia di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica.
Visite diagnostiche e specialistiche possibili anche nel week end e un sistema unico di prenotazione regionale o infra-regionale. Istituzione di una piattaforma nazionale per le liste d’attesa per verificare i tempi di erogazione delle prestazioni e di un Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria. Possibilità di assunzione a tempo indeterminato di dirigenti sanitari da parte di aziende ospedaliero-universitarie, e nuove disposizioni in materia di tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario. Sono queste le maggiori novità della legge n. 107 di conversione del decreto 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 luglio 2024, intende migliorare l’accesso alle cure riducendo i tempi delle liste di d’attesa.
L’Unione europea ha compiuto un passo decisivo verso un’economia più circolare con l’approvazione della direttiva (UE) 2024/1799 sul “diritto alla riparazione”. Il provvedimento, che mira a rendere la riparazione dei prodotti più facile, conveniente e attraente per i consumatori, ha ricevuto il via libera definitivo dal Consiglio dell’Ue il 30/5/2024 ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue del 10/7/2024. Diverse le misure innovative: obbligo per i produttori di fornire pezzi di ricambio e strumenti a prezzi ragionevoli, anche dopo la scadenza della garanzia legale; creazione di una piattaforma online europea per facilitare l’incontro tra consumatori e riparatori; introduzione di un “modulo europeo di informazioni sulla riparazione” per garantire trasparenza su costi e condizioni; estensione automatica di 12 mesi della garanzia legale in caso di riparazione. Tutte queste misure puntano a contrastare l’obsolescenza programmata e a ridurre i rifiuti elettronici, promuovendo un modello di consumo più sostenibile.
Tre elicotteri volteggiano su Monte Mario scaricando acqua. Lo stadio Olimpico è avvolto dal fumo. La Madonnina quasi non si vede. Dall’altra parte, chi si trova nella cittadella giudiziaria di piazzale Clodio assiste attonito alle fiamme che divorano minuto dopo minuto metri di verde. Prima i dintorni della Panoramica, la strada che collega il quartiere Prati al Trionfale, quindi gli alberi che circondano l’Osservatorio astronomico, poi si sposta in un attimo verso i palazzi di nuovo sul retro del tribunale, e un secondo più tardi verso via Teulada. Il più grave rogo di sempre sulla collina già colpita in passato da incuria e piromani. Il rogo notturno, segnalato dai residenti e spento — si credeva in un primo momento — dai vigili del fuoco, avvalora l’ipotesi di un episodio doloso o comunque colposo.
A un anno dal via libera alla tassa sugli extraprofitti delle banche, l’occhio di Palazzo Chigi scruta di nuovo gli istituti di credito. E dall’altra parte del binocolo spuntano pure le assicurazioni. Anche loro, è l’idea di Giorgia Meloni, devono lasciare andare una parte degli introiti “in eccesso”. Se saranno chiamati ad attingere dal pozzo del patrimonio o da quello della liquidità si vedrà. L’importante, per la premier, è il principio “politico”: le banche e le assicurazioni godono di ottima salute, anche grazie ai tassi d’interesse elevati. Tocca a loro impegnarsi per aiutare famiglie e imprese, recita la traccia condivisa con il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti. Ma come? Fonti di governo professano «condivisione» e promettono che «non ci sarà alcun prelievo forzoso».
I gravi disservizi che venerdì 19 luglio hanno semiparalizzato in varie parti del mondo i settori aereo, finanziario e dei media non sono i soli effetti del bug informatico ha interessato i sistemi operativi di Microsoft per l’aggiornamento difettoso del software CrowdStrike: arriva il momento dei risarcimenti, che richiede di individuare le responsabilità nei confronti di consumatori e utenti. Operazione delicata: le norme europee e nazionali in vigore disegnano un sistema complesso, che chiama in causa non solo le imprese e i fornitori di pubblici di servizi che utilizzano i software andati in tilt, ma anche produttori e fornitori di questi ultimi. Nella complessità del sistema rientra anche il fatto che per alcuni settori vigono norme specifiche. Completa il quadro italiano la recente legge sulla cybersecurity, tema sempre più caldo per il diffondersi di attacchi cibernetici i cui rischi possono diventare non di rado catastrofali, causando problemi assicurativi
Le prime stime sulle perdite causate dalla vicenda CrowdStrike del 19 luglio sono pesanti, nonostante il problema abbia riguardato appena 8,5 milioni di computer, cioè circa l’1% dei computer che operano in Windows. Si è parlato di circa 4 miliardi di dollari per i settori più colpiti e il conto potrebbe salire di molto perché sinora non sono state considerate le piccole e medie imprese. Ma ora ci si attende che crisi come quella del 19 luglio possano far sviluppare anche la richiesta di queste ultime coperture, con effetti da valutare attentamente. Basta pensare che tutte le attività socialmente rilevanti sono toccate da tali rischi: l’impatto delle nuove tecnologie ha assunto dimensioni straordinarie. Ciò può portare a eventi di dimensione catastrofale, quindi tali da incidere profondamente sui conti delle compagnie e, a catena, sul livello delle tariffe per gli assicurati e la capacità delle compagnie di assumere rischi di questo tipo.
Quasi 9,8 milioni di iscritti al 30 giugno, per 10,9 milioni di adesioni con una crescita del 2,3% rispetto al dicembre scorso, e risorse per le prestazioni a quota 224,4 miliardi, lievitate del 3,9% sul 2023. Nei primi sei mesi del 2024 la previdenza integrativa conferma i segnali di ripresa, già visibili da un anno, dopo le difficoltà patite nel 2022 a causa delle fibrillazioni dei mercati finanziari e dalle ricadute dell’emergenza Covip. Dall’ultima ricognizione della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, emerge anche che nel primo semestre del 2024 dai fondi negoziali e aperti e dai Pip (Piani individuali pensionistici) è stato complessivamente incassato un flusso di contributi maggiore dell’8% sul corrispondente periodo dello scorso anno e che per i comparti azionari sono stati riscontrati rendimenti medi del 6,4% nei fondi negoziali, del 7,3% nei fondi aperti e al 9,7% nei Pip.