Il 5 luglio scorso si è tenuta, nella sede della Banca d’Italia a Roma, la prima riunione del
Comitato per le politiche macroprudenziali, alla quale hanno partecipato il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, in qualità di Presidente del Comitato,
il Presidente della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) Paolo
Savona, il Presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) Luigi
Federico Signorini, la Presidente f.f. della Commissione di vigilanza sui fondi pensione
(Covip) Francesca Balzani e il Direttore Generale del Tesoro Riccardo Barbieri Hermitte.

All’ordine del giorno l’approvazione del Regolamento interno del Comitato, la discussione sui possibili rischi per la stabilità del sistema finanziario italiano nell’attuale contesto economico e di mercato, l’illustrazione da parte delle Autorità partecipanti delle misure o delle iniziative aventi rilevanza macroprudenziale recentemente adottate o in corso di adozione.

Sul secondo punto, i membri del Comitato hanno sottolineato che le principali vulnerabilità dell’Italia sono riconducibili al possibile inasprimento delle tensioni geopolitiche, a una crescita dell’economia inferiore alle attese e a fattori strutturali, come la bassa produttività del lavoro. Inoltre, è stata rimarcata la necessità di attuare politiche di bilancio responsabili per ridurre la vulnerabilità dell’Italia a possibili episodi di contagio associati a tensioni provenienti dall’estero.

È stato notato che i profitti del settore bancario sono elevati, ma è probabile che si  riducano nel prossimo futuro in conseguenza della flessione dei volumi di credito e dei tassi di interesse, nonché del possibile peggioramento della qualità del credito.
La patrimonializzazione, la redditività e la liquidità del settore assicurativo hanno beneficiato dalla distensione dei mercati finanziari nel 2023; continua tuttavia la preoccupazione circa l’elevato rapporto tra riscatti e premi per le polizze vita.

Inoltre, i cambiamenti climatici e l’aumento dell’intensità e della frequenza di eventi catastrofici pongono sfide  importanti per l’attività assicurativa nel ramo danni.

Il settore dei fondi pensione, di dimensioni comunque limitate, presenta caratteristiche
strutturali che ne favoriscono una stabilità di fondo, con adesioni e flussi di contributi in
tendenziale crescita e una gestione degli investimenti orientata alla diversificazione
internazionale e alla prudenza.

Le vulnerabilità nel mercato immobiliare italiano sono contenute, ma gli squilibri
accumulati in questo comparto in altri paesi potrebbero dare luogo a episodi di contagio.

Gli investimenti in certificates da parte delle famiglie italiane, pur rappresentando una
quota limitata della loro ricchezza finanziaria netta, hanno raggiunto volumi significativi
in termini assoluti.

I  membri del Comitato hanno quindi convenuto che i rischi per la stabilità finanziaria in Italia sono al momento contenuti.

Riguardo al terzo punto è stato osservato che la supervisione macroprudenziale del settore assicurativo a livello internazionale è basata su un approccio olistico, che non prevede l’identificazione di istituzioni sistemiche. In Europa sono stati recentemente introdotti alcuni strumenti macroprudenziali ed è stato previsto che le compagnie si dotino di piani per la gestione della liquidità.
Nel settore dei fondi pensione, per i quali non sono previsti dalla regolamentazione strumenti specificamente macroprudenziali, l’azione di vigilanza è focalizzata sugli aspetti microprudenziali.

La prossima riunione è prevista per il 13 dicembre 2024.