Munich Re ha chiuso il II trimestre con un utile netto pari a €1,623 mln (+41%), risultato che al I semestre sale a € 3,763 mln (+55%).

Il gruppo ha comunicato che le sue attività di riassicurazione hanno contribuito al risultato netto del Gruppo per 1,3 miliardi di euro e 3,2 miliardi di euro rispettivamente nel secondo trimestre e nel primo semestre del 2024 e che, nonostante l’aumento delle spese per i grandi sinistri, il combined ratio della riassicurazione property and casualty (P&C) si è rafforzato.

Nell’ambito della riassicurazione, i ricavi assicurativi derivanti dai contratti emessi sono aumentati a 9,9 miliardi di euro nel trimestre, rispetto ai 9,3 miliardi di euro del secondo trimestre del 2024, mentre il risultato tecnico totale è salito del 28% a quasi 2 miliardi di euro e il risultato operativo è aumentato del 51% a 1,9 miliardi di euro.

Entrambe le divisioni Danni e Vita e Salute (L&H) hanno registrato una buona performance nel trimestre, con la prima che ha generato un risultato di 786 milioni di euro, in crescita rispetto ai 578 milioni di euro dell’anno precedente. I ricavi assicurativi P&C derivanti dai contratti assicurativi emessi sono passati da 6,7 a 6,9 miliardi di euro. Per il trimestre, il combined ratio si è rafforzato dall’80,5% al 79,6% e per il primo semestre del 2004 è migliorato al 77,5% dall’83,5%, continuando quindi a superare l’aspettativa dell’82% per l’intero anno.

Il rafforzamento del combined ratio è stato ottenuto nonostante un aumento dei sinistri gravi di oltre 30 milioni di euro ciascuno, che hanno raggiunto i 957 milioni di euro nel 2° trimestre del 2004 rispetto ai 600 milioni di euro dell’anno precedente. In effetti, la spesa per i grandi sinistri nel 2° trimestre è stata pari al 14,4% dei ricavi assicurativi netti, solo leggermente superiore al valore medio previsto del 14%, ma per il 1° semestre ’24 è stata inferiore al valore previsto, pari al 12,2%.

Munich Re ha rivelato che i maggiori sinistri causati dall’uomo nel 2° trimestre sono scesi a 110 milioni di euro rispetto ai 155 milioni di euro dello scorso anno, mentre i maggiori sinistri causati da catastrofi naturali sono aumentati a 846 milioni di euro rispetto ai 445 milioni di euro. Queste cifre tengono conto degli effetti dell’attualizzazione e dell’aggiustamento del rischio. Per Munich Re, la catastrofe naturale più costosa del trimestre è stata l’alluvione nella Germania meridionale, con perdite nominali in riassicurazione di 200 milioni di euro e perdite di 44 milioni di euro per ERGO.

Munich Re prevede incoraggianti opportunità di business per il resto dell’anno e gli obiettivi per il 2024 rimangono invariati: il gruppo punta ancora a un risultato netto di 5 miliardi di euro per l’esercizio 2024.