Nel 2023 cresce nei rami vita il peso percentuale degli sportelli bancari e postali e della vendita diretta mentre risulta in calo quello dei consulenti finanziari abilitati.
Nei danni invece le agenzie restano il principale canale distributivo, anche se la quota di mercato è in lieve calo, contro una crescita del canale broker.
Vediamo i dati riportati da ANIA nella pubblicazione L’Assicurazione italiana 2023-2024.
Assicurazione Vita
Nel 2023 nel complesso tutti i canali di intermediazione hanno registrato una riduzione dei premi contabilizzati, fatta eccezione per la vendita diretta.
Gli sportelli bancari e postali sono i principali intermediari del settore con un volume premi in diminuzione del 2,9% rispetto all’anno precedente. La loro quota di mercato passa così dal 56,8% nel 2022 al 57,2% nel 2023.
Gli agenti hanno visto la loro raccolta calare del 2,7% rispetto all’anno precedente e la loro quota di mercato resta stabile al 15,1%.
I consulenti finanziari registrano nel 2023 una raccolta premi in diminuzione del 12,5% rispetto al 2022 e la loro quota di mercato si attesta al 13,6%, continuando il calo rispetto al 15,0% del 2022 e al 17,9% del 2021, tornando ai livelli del 2020.
La vendita diretta, che include, oltre a internet e telefono, anche la vendita tramite gerenze e/o agenzie in economia, è l’unico canale che nel 2023 registra un aumento in termini di raccolta premi rispetto all’anno precedente (+8,1%) e conseguentemente anche il loro peso percentuale raggiunge il valore più alto del quinquennio analizzato e pari al 13,0% (la media del periodo 2019-2023 risulta pari all’11,0%).
La raccolta premi dei broker invece cala di oltre il 30%, registrano una quota di mercato pari a poco più dell’1%, il valore più basso nel quinquennio analizzato.
Composizione % del mercato vita per ramo e canale distributivo
Var. % 2023/2022 del mercato vita per ramo e canale distributivo
Assicurazione Danni
Gli agenti si confermano i principali intermediari del comparto con un volume premi in crescita del 6,0%, anche se la quota di mercato (che si attesta al 72,9%) continua il suo trend di decrescita dal 2021.
I broker registrano la crescita più significativa nel comparto (+12,2%) e anche la più alta nei cinque anni oggetto di analisi. Cresce di conseguenza nel 2023 il loro peso percentuale dal 9,3% nel 2022 al 9,8% nel 2023 (valore superiore anche alla media del quinquennio pari al 9,4%).
Come ricorda ANIA, il peso dei broker è sottostimato, non tenendo conto di una quota importante di premi (stimata in 24,5 punti percentuali) che tali intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Tenendo conto di questo fenomeno, la raccolta danni intermediata dai broker sarebbe, nel 2023, pari a 13,1 miliardi (3,7 miliardi nelle statistiche ufficiali), con un’incidenza sulla raccolta totale danni del 34,3% (9,8% nelle statistiche ufficiali); conseguentemente la raccolta premi degli agenti sarebbe inferiore, attestandosi a 18,4 miliardi (anziché 27,7 miliardi risultanti dalle statistiche ufficiali) e la relativa incidenza sul totale danni sarebbe del 48,4% (anziché 72,9%).
Quota di mercato stimata degli agenti e dei broker
Il volume premi raccolto dalla vendita diretta delle imprese cresce nel 2023 del 10,2%, valore superiore a quello medio del comparto, contribuendo a un aumento del peso percentuale di questo canale (dal 4,6% nel 2022 al 4,8% nel 2023); in ulteriore riduzione per il quarto anno consecutivo la raccolta dei premi della vendita diretta a distanza effettuata esclusivamente tramite internet e telefono, che registra nel 2023 un calo del 2,1% e un peso percentuale del 3,4%, il più basso osservato dal 2019 (la media del quinquennio è pari al 4,0%).
Continua invece il trend positivo nella raccolta premi degli sportelli bancari e postali, seppur con una variazione positiva (+7,2%) inferiore a quella registrata nel biennio precedente quando era cresciuta del 17,2% nel 2021 e del 15,9% nel 2022; complessivamente questo canale incide per l’8,7% delle polizze danni, sostanzialmente stabile rispetto al 2022 ma superiore al valore medio nel quinquennio che è pari al 7,9%.
Continua a rimanere molto limitata la quota di mercato afferente ai consulenti finanziari abilitati (0,4% nel 2023).