Un recente rapporto del Boston Consulting Group (BCG) rileva che il settore assicurativo è in ritardo rispetto ad altri nell’adozione dell’IA generativa (GenAI), evidenziando che il 40% delle compagnie assicurative mostra un utilizzo minimo o nullo di questa tecnologia.
Il rapporto utilizza un indice di maturità GenAI per valutare i livelli di adozione delle aziende. In base alla loro implementazione in dieci funzioni aziendali, le aziende sono state classificate in quattro gruppi: adozione minima, bassa maturità, media maturità e alta maturità.
Le aziende del settore tecnologico sono in testa, con il 62% classificato a media o alta maturità. Seguono le banche, la vendita al dettaglio, i beni industriali e la sanità, con il 32-39% delle aziende che raggiungono livelli simili. Al contrario, settori come l’energia, i viaggi e il turismo e le assicurazioni sono in ritardo, con almeno il 40% delle aziende in ciascuno di essi che mostra una scarsa o nulla adozione della GenAI.
BCG prevede tuttavia che la tecnologia avrà un impatto su numerosi settori del comparto. Il rapporto di BCG sottolinea che la GenAI sta guadagnando terreno in quanto le aziende cercano di migliorare la produttività. Si prevede che gli investimenti in GenAI cresceranno del 30% e le società con un’elevata maturità GenAI prevedono che il loro ritorno sugli investimenti sarà tre volte superiore nei prossimi tre anni rispetto a quelle con un’adozione scarsa o nulla.
Il rapporto individua nell’immaturità della tecnologia GenAI il principale ostacolo all’adozione. Questa sfida viene rilevata dal 43% delle aziende con maturità elevata, dal 36% di quelle con maturità media, dal 38% di quelle con maturità bassa e dal 50% delle aziende con maturità scarsa o nulla. Inoltre, circa il 30% delle aziende con un’adozione minima non prevede di implementare GenAI nei prossimi tre anni.
Federico Fabbri, Managing Director e Partner di BCG e coautore del rapporto, ha dichiarato: “Nonostante il giustificato entusiasmo che circonda la GenAI, i leader IT devono articolare un piano chiaro e strategico per ottenere il supporto dei CIO, poiché il semplice hype non sarà sufficiente nel difficile ambiente di bilancio di oggi”. Inoltre, ha suggerito: “I CIO dovrebbero adottare un approccio sistemico alla richiesta di investimenti IT, che comprenda la pianificazione di risorse adeguate per il successo, la richiesta di un chiaro business case e di come i leader intendono misurare i risultati, e la garanzia del supporto dei fornitori”.