L’insurtech Vesttoo ha presentato negli Stati Uniti la richiesta di protezione per bancarotta ai sensi del Capitolo 11, con l’obiettivo di proteggere i propri beni e di intraprendere un’azione legale aggressiva contro tutte le parti responsabili della saga delle lettere di credito (LOC) fraudolente.
L’azienda ha annunciato di aver avviato, insieme alle sue filiali, la procedura del Chapter 11 presso il Tribunale degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware.
Vesttoo spiega che, grazie alla protezione offerta, la sua piattaforma e la sua attuale struttura di capitale rimangono stabili e pienamente sostenibili. L’insurtech precisa inoltre che, nonostante la procedura, il suo Consiglio di amministrazione non intende liquidare la società, ma intende uscirne come un partner più forte negli anni a venire.
Ami Barlev, amministratore delegato (CEO) ad interim di Vesttoo, ha dichiarato: “Crediamo che i passi che stiamo compiendo siano i migliori per la crescita e il successo a lungo termine di Vesttoo. Non solo si tradurrà in una struttura di capitale forte e più sostenibile, ma ci fornirà la piattaforma per perseguire aggressivamente tutte le parti che hanno danneggiato la nostra attività. Siamo pienamente convinti che l’esclusiva tecnologia di base e il team di esperti di Vesttoo, insieme alle esigenze del mercato, costituiscano una solida base per ricostruire l’azienda meglio e più forte di prima”.
La società ritiene che, a seguito delle accuse di utilizzo di LOC fraudolenti sulla sua piattaforma, il Chapter 11 fosse “necessario per proteggere i beni di Vesttoo e servire come forum per perseguire azioni legali contro i responsabili dell’attuale situazione della società”.
In definitiva, l’insurtech ritiene che ciò le consentirà di sviluppare il proprio piano aziendale sotto la guida del Consiglio di Amministrazione, fornendo a Vesttoo protezione dai creditori, rafforzando la propria attività e facilitando il proprio piano di ristrutturazione, il tutto mantenendo le normali operazioni commerciali.
In una dichiarazione della scorsa settimana, l’amministratore delegato ad interim di Vesttoo ha affermato che l’azienda ha scoperto che il problema è stato causato da numerosi fattori esterni e che ha avviato cambiamenti immediati a seguito di un’indagine.
La decisione di Vesttoo di avviare la procedura di protezione fallimentare ha, per il momento, bloccato l’azione legale di White Rock Insurance (SAC) Ltd. di Aon, mentre l’ordine restrittivo temporaneo di congelamento dei beni è stato annullato.
I legali di White Rock, che sta perseguendo Vesttoo per ottenere la restituzione dei fondi legati a presunte lettere di credito (LOC) fraudolente utilizzate per facilitare le transazioni di riassicurazione, hanno sostenuto che, sebbene Vesttoo abbia presentato istanza di fallimento, non tutte le società controllate dall’insurtech erano coperte da tale procedura.
In particolare, gli avvocati di White Rock hanno evidenziato Vesttoo RT SPV LLC nel Delaware e hanno sostenuto che, poiché questa entità di Vesttoo non è presente negli archivi del Chapter 11, il caso dovrebbe essere continuato.
Tuttavia, è emerso che questa filiale di Vesttoo era in realtà inattiva, il che significa che tutte le entità dell’insurtech sono state considerate in bancarotta.
Di conseguenza, il giudice ha annullato l’ordinanza restrittiva temporanea volta a congelare i beni di Vesttoo e ha inserito il caso nel registro dei sospesi.
Il giudice ha confermato che la corte manterrà la giurisdizione sul caso nel caso in cui qualche entità di Vesttoo emerga dalla bancarotta e White Rock rinnovi la sua richiesta di provvedimenti preliminari.
Almeno per il momento, sembra che l’azione legale di White Rock di Aon sia stata interrotta in seguito alla dichiarazione di fallimento dell’insurtech.