Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Chi assicura gli assicuratori? Domanda interessante in un’ottica di previdenza complementare visto che questa tipologia di professionisti, per sua natura, ha a che fare quotidianamente con l’obiettivo di moderare il rischio dei propri clienti e garantire loro un tesoretto per le emergenze che possono verificarsi nel corso della vita. A occuparsi della posizione pensionistica degli agenti di assicurazione c’è il fondo Fonage, «che oggi conta circa 24 mila iscritti e che ha terminato il 2022 con un avanzo nel bilancio tecnico di 180 milioni di euro». Chi parla è Francesco Libutti, presidente di Fonage, che racconta come nel 2014 il fondo abbia vissuto «un anno e mezzo di commissariamento, a causa del disavanzo prospettico venuto ad emersione successivamente al cambio di normativa, che introdusse l’obbligo di redigere i bilanci a gruppo chiuso, che richiedeva, per esser sanato, un accordo delle fonti istitutive, Ania e Sna, cioè il Sindacato Nazionale Agenti». I tagli fatti sulle prestazioni in fase di erogazione e sulle promesse pensionistiche «hanno riportato in equilibrio il fondo, un equilibrio oggi difficile da trovare nel mondo dei fondi pensione e delle casse di previdenza. Abbiamo circa 1,3 miliardi di patrimonio, di cui circa il 60% gestito in titoli obbligazionari e governativi, indicizzati e non». Circa il 30%, prosegue Libutti, «è investito nel mercato mobiliare e il restante 10% in un portafoglio di alternativi e illiquidi, che ha come obiettivo rendimenti molto al di sopra del nostro tasso tecnico che è pari al 3%».
Accanto ai Piani di accumulo (Pac), un altro strumento da considerare nella costruzione di un piano rateale di investimento, anche in virtù dei benefici fiscali, è quello dei Piani individuali di risparmio a lungo termine (Pir). I quali, se mantenuti per almeno cinque anni e con determinate limitazioni nell’asset allocation, prevedono la totale esenzione della tassazione dei redditi di natura finanziaria (capital gain, interessi e dividendi). Inoltre non sono soggetti all’imposta di successione (anche se non sono decorsi i cinque anni). Il beneficio dell’azzeramento fiscale è notevole perché in Italia le rendite finanziarie sono generalmente tassate con un’aliquota del 26% che scende al 12,5% per i titoli di Stato (per i fondi pensione l’aliquota è del 20%). Pir e Pac rappresentano quindi entrambi strategie per investire nel medio-lungo termine, ma presentano obiettivi e caratteristiche che non sono le stesse.
Diverse le ragioni alla base delle basse percentuali italiane: sicuramente pesa l’effetto scaramantico, ma non meno impattano le rigidità del sistema giuridico, che non consentono ampia libertà e autonomia nell’elaborazione delle disposizioni post mortem se non nei limiti della cosiddetta quota disponibile, individuando persone a cui occorrerebbe necessariamente lasciare una parte del proprio patrimonio (i legittimari). Ma, pur all’interno di tale rigidità, un testamento ben redatto consente di creare un rilevante valore aggiunto, magari evitando che i beni cadano in comunione tra gli eredi – con i problemi che possono derivare in termini di gestione e amministrazione – piuttosto che le complessità operative e i costi, anche fiscali, derivanti dalla necessità di procedere alla divisione di tale comunione.Ma, come detto, è necessario che il testamento sia correttamente redatto, altrimenti si corre il rischio che proprio da esso nascano problemi e contenziosi destinati a durare anni, con ulteriori aggravi di costi, anche sociali.
La raccolta, in un mercato del risparmio gestito negativo per 17 miliardi di euro (dati Assogestioni), ha fatto registrare afflussi per tutte le banche reti, addirittura in crescita annua per Mediolanum e Banca Generali. Ancora una volta l’eccezione è Anima, in rosso per 200 milioni, ma la società di gestione sconta rispetto ai concorrenti il fatto di non trattare risparmio amministrato (quindi titoli di Stato) e di conteggiare solo il gestito, che quest’anno è in sofferenza a causa della serrata concorrenza di Btp e simili. Fanno da contorno le operazioni straordinarie passate e future, con il matrimonio tra Azimut e Unicredit ormai entrato nel vivo, o ancora il ruolo di Anima come crocevia del risiko bancario italiano (ora da possibile preda se ne parla come possibile predatore).
Molte cose non tornano nella gestione del primo azionista di Unipol. I costi superano i ricavi e sulla partecipazione nella compagnia pesa una minus potenziale da oltre 400 milioni. Anche il 2022 infatti si è chiuso con l’ennesima perdita per la regina della rete Coop, azionista di peso del gruppo Unipol con il 22,25% delle quote.
Nell’ultimo anno le quotazioni di colossi dell’insurtech mondiali come Hippo, Lemonede o Root sono letteralmente crollati in Borsa con perdite comprese tra 20 e 50% e hanno dovuto ripensare i loro modelli industriale. In Italia, che come continuano a evidenziare i dati raccolti da IIA (l’associazione tricolore del settore) non è certo la patria dell’Insurtech, c’è invece una società che è riuscita a muoversi in controtendenza, mantenendo le promesse fatte al mercato e che ora vuole accelerare. Si tratta di Yolo, nel cui azionariato figurano Generali e Intesa Sanpaolo, con quote sostanzialmente paritetiche del 15%, di poco inferiori a quelle dei due fondatori -l’amministratore delegato Gianluca De Cobelli e il presidente Simone Ranucci Brandimarte- che detengono il 17% del capitale. Ma tra gli altri ci sono anche Net Insurance, Banco Desio, Banca di Piacenza, Helvetia, Hdi, i trentini di Itas Mutua e pure agli americani di Am Trust.
Difendersi dal rialzo dei tassi non è facile. In un anno il costo del denaro si è alzato in media del 4% in Eurozona rendendo complicata la gestione dei mutui casa, con le rate in progressivo e veloce aumento. Ma limitare l’impatto dei rialzi, che nelle attese dei mercati non sono finiti, è possibile. MF-Milano Finanza ha selezionato obbligazioni dedicate al pubblico finale, il retail, con un taglio minimo di investimento da mille fino a 10mila euro e un rendimento a partire dal 4% per cercare di sterilizzare l’effetto tassi in tasca a chi deve pagare la casa a rate. Sono 23 le obbligazioni in euro emesse da società e governi con scadenza a breve e medio termine, dal 2025 al 2035. Obbligazioni da tenere in portafoglio fino a fine vita in una fase in cui i movimenti delle banche centrali non sono finiti per evitare di incorrere in minusvalenze provocate dal calo dei prezzi.
Nei tre mesi conclusi al 30 giugno Crédit Agricole ha registrato ricavi per 9,55 miliardi di euro, in crescita del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre l’utile netto è stato di 2,5 miliardi. A Parigi il titolo ha guadagnato il 6% attestandosi a 11,86 euro. In Italia, nei primi sei mesi dell’anno, il gruppo ha ottenuto un risultato netto aggregato di 739 milioni, in crescita del 29%. Di questi, 591 milioni sono di pertinenza del gruppo Agricole mentre il resto è attribuibile principalmente alle fondazioni che hanno quote di minoranza in alcune delle sussidiarie del gruppo. La sola Crédit Agricole Italia, a cui fanno capo le operazioni bancarie, ha registrato proventi superiori a 1,5 miliardi e in crescita del 21% anno su anno.
  • Saradanaio, un pac a basso rischio
La polizza di Sara Vita prevede durate prefissate e si appoggia alla stabilità della gestione separata Fondo Più

Confronto dei premi Rca con un click sui siti istituzionali; obbligo di assicurazione per veicoli leggeri; minimo dei massimali di risarcimento fissato per legge; indennizzo dal Fondo vittime della strada e dei sinistri capitati in uno stato Ue, anche se la compagnia è in liquidazione; attestati di rischio riconosciuti in tutta l’Unione. Sono queste le novità salienti dello schema di d.lgs. di recepimento della direttiva 2021/2118, sull’assicurazione della responsabilità civile dei veicoli, approvato in via preliminare dal consiglio dei ministri del 3 agosto 2023. Cambia la definizione di veicolo, con la inclusione dei rimorchi e di qualsiasi veicolo a motore più veloce di 25 Km/h o di 14 Km/h, se di peso superiore a 25 Kg: la definizione è presa in considerazione per delineare la platea dei veicoli soggetti ad assicurazione obbligatoria, allargata a veicoli leggeri, bici elettriche e monopattini, con le caratteristiche indicate. Nessun obbligo, invece, per le sedie a rotelle destinate esclusivamente ad essere utilizzate da persone con disabilità fisiche, che non sono considerate veicoli. La novella precisa che l’obbligo assicurativo si applica a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento.
Netta separazione tra le responsabilità dei sindaci e quelle dei dirigenti. I primi risponderanno per le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo, i secondi per gli atti che impegnano i comuni verso l’esterno. I manager avranno autonomi poteri di spesa nella gestione delle entrate e delle risorse umane, fermi restando i poteri degli organi di governo.
A pochi giorni dalla prova delle semestrali, per i colossi del risparmio gestito è arrivato l’appuntamento con i risultati commerciali di luglio. Le cinque big Azimut, Anima, Banca Mediolanum, Banca Generali e Finecobank hanno raccolto complessivamente 2,46 miliardi di euro. A trainare il risultato è stata ancora una volta la componente amministrata. Esclusa Anima, non attiva nel settore, essa ha raggiunto 1,4 miliardi.

Repubblica_logo

 Il caro biglietti, il caos aereo in Sicilia che in estate diventa un hub dei vacanzieri di mezza Europa. Traghetti vecchi e lumaca per la Sardegna, lavori autostradali in zone strategiche per la viabilità come l’ingresso al porto di Genova. E, ancora, treni dell’alta velocità in tilt e intere regioni che proprio in estate sono finite senza alcun collegamento su rotaia. Per non parlare dell’eterna emergenza incendi che ha colpito diverse regioni del Mezzogiorno. Mentre le località non balneari, come quelle in montagna, in alcuni casi arrivano ad un calo delle prenotazioni del «dieci per cento» secondo l’Anef, l’associazione degli esercenti delle funivie.

corsera

In Veneto temporali, locali grandinate e fortissime raffiche di vento (anche di 120km/h) hanno causato non pochi disagi specialmente in provincia di Treviso. Non lontano, in Friuli Venezia Giulia, abbondanti piogge hanno provocato la piena del fiume Tagliamento. E quattordici turisti sono stati salvati a Varmo (Udine) dai vigili del fuoco.
Banca Generali ha realizzato a luglio una raccolta netta di 455 milioni che portano il totale da inizio anno a oltre 3,7 miliardi, con una crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato di luglio tiene conto del significativo impatto dei pagamenti per gli adempimenti fiscali pari a 179 milioni nel mese (+82% ) per un totale di 620 milioni da inizio anno (+46%). In termini di prodotto, le soluzioni gestite hanno registrato flussi positivi per 56 milioni (735 milioni da inizio anno). Prosegue il momento favorevole per i fondi di casa (81 milioni nel mese, 384 milioni da inizio anno) che beneficiano del lancio di nuove soluzioni a capitale protetto. Il risparmio amministrato continua a riscontrare l’attenzione della clientela con 591 milioni a luglio (5,5 miliardi da inizio anno), così come la domanda di advisory che ha registrato 183 milioni nel mese.

Erano 662 i prodotti assicurativi di investimento attivi in Italia a fine maggio 2023, di cui 414 erano soluzioni multi-opzione (pari a 63%). Una buona parte di essi (il 71% pari a 475) riportava il bollino di “prodotto complesso”. La fotografia la fornisce il primo “Osservatorio Kid”, una nuova newsletter di Ania che, come precisa l’associazione delle compagnie assicurative, ha l’obiettivo di fornire periodicamente informazioni aggiornate sulla tipologia e sulla composizione dell’offerta relativa ai prodotti assicurativi d’investimento (IBIPs – Insurance-Based Investment Products, ossia unit, polizze tradizionali di ramo I e multiramo). A tal fine, la newsletter descrive, per la prima volta, le principali caratteristiche riportate nei Kid (Key Information Document resi disponibili dalle compagnie al 31 maggio 2023 e rielaborate da Ania utilizzando la banca dati Fairmat. Si tratta dei documenti contenenti le informazioni chiave relative ai prodotti offerti in Italia da imprese italiane ed estere, incluse quelle non localizzate nell’Ue. Lo studio scandaglia il numero dei prodotti per tipo di premio, tipologia di struttura dell’informativa, numero di opzioni corrispondenti ai prodotti, ramo di appartenenza, presenza di una durata predefinita o meno e canale distributivo.