Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Poco propensi al risparmio, che poi impiegano per attività legate al divertimento e non alla progettazione del futuro. L’indagine della fintech Hype condotta su 600 mila clienti tra i 18 e i 25 anni, pari al 37% degli 1,7 milioni di clienti, mostra che solo il 10% dei giovani ha attivato le funzionalità di accumulo di denaro. Secondo la joint venture tra il gruppo Sella e Illimity, quindi, su 600 mila under-25 sono 60 mila quelli che mettono da parte denaro. L’accumulo non è finalizzato a importanti obiettivi di lungo periodo, ma a quelli direttamente connessi alla quotidianità. Tra le diverse motivazioni, oltre a quel 27% di under-25 che indica un generico «risparmi», il 26% dei giovani mette da parte i soldi per poi spenderli per un viaggio. La secondo voce invece è l’auto con il 12% delle preferenze.
L’industria finanziaria si sta evolvendo; gli asset manager e gli asset allocator che non hanno ancora intrapreso il percorso per rendere il proprio modello operativo data-centric, in un’era in cui «Data is King», rischiano di rimanere ai margini. In un contesto in cui i volumi di dati crescono esponenzialmente e le reti delle diverse fonti di dati diventano sempre più interconnesse e integrate, la tecnologia AI basata sul cloud, grazie alla sua elevata flessibilità, consentirà ai soggetti operanti sui mercati dei capitali di sbloccarne le potenzialità, di ottimizzarne i modelli operativi ed eserciterà un effetto propulsivo sui loro piani di crescita. Oggi l’obiettivo primario degli investitori istituzionali è accelerare l’ottenimento di insights e trasformare la gestione dei dati su larga scala. La tecnologia basata sul cloud permette di ottenere più rapidamente informazioni a valore aggiunto, di operare un collegamento senza soluzione di continuità con i dati esterni e aiuta ad ottimizzare le attività di Operations sui dati, poiché riduce le spese generali e di manutenzione e garantisce trasparenza immediata sulla disponibilità e la derivazione degli stessi.
Il tasso di crescita dei mutui ipotecari è associato al capitale bancario e alla distribuzione diseguale del reddito delle famiglie. Questa una delle conclusioni presentate nel documento pubblicato dalla banca d’Italia dal titolo “Il ruolo dei fattori di domanda e offerta sui mutui immobiliari e sul credito al consumo delle famiglie italiane”. Il paper ha l’obiettivo di esaminare le relazioni tra le dinamiche dei mutui e del credito al consumo, da un lato, e diverse caratteristiche della banca e della domanda dall’altro. Il testo riporta quindi i dati della ricerca secondo cui “la crescita del debito delle famiglie è legata alle caratteristiche delle banche e delle famiglie”, ma in modi diversi se si considerano i mutui o i prestiti al consumo.
I membri del consiglio di amministrazione senza deleghe rispondono in solido del reato tributario compiuto da altri componenti, ad esempio la dichiarazione fraudolenta tramite fatture false, per l’omessa vigilanza sulla gestione societaria: pesa la posizione di garanzia delineata dall’articolo 2392 Cc a carico degli amministratori delle società per azioni. E attenzione: fatture per operazioni inesistenti sono anche quelle legate al compimento di un negozio giuridico apparentemente diverso da quello realmente intercorso fra le parti. Così la Cassazione nella sentenza 35314/23, pubblicata il 22 agosto dalla terza sezione penale.
Sulle pensioni si giocherà una partita nella maggioranza per intestarsi eventuali novità. La Lega insiste con Quota 41, la proposta di far andare i lavoratori in pensione anticipata con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età. E pur di far passare la proposta sarebbe disposta a mitigarne il costo accompagnandola col calcolo integrale dell’assegno con il metodo contributivo. Per finanziare Quota 41, secondo le stime messe a disposizione del governo, servirebbero circa 3,7 miliardi nei prossimi tre anni, ma poi si risparmierebbero 8-900 milioni l’anno, visto l’importo più leggero degli assegni.
Risucchiato da un ventilatore di quattro metri per quattro. È morto così un progettista di 50 anni, Paolo Tamburini, mentre era al lavoro in una ditta di Senago, nel Milanese, che produce questo tipo di ventilatori. Il tragico incidente si è verificato mentre l’uomo, un ingegnere italiano, stava eseguendo delle opere di manutenzione insieme con un collega. I colleghi hanno trovato il cadavere davanti al macchinario. La dinamica resta ancora da accertare. L’incidente è avvenuto alla Acovent srl, società che progetta ventilatori assiali e ventilatori centrifughi industriali. L’ingegnere lavorava per una ditta esterna, la Prisma Impianti di Basaluzzo, Alessandria, in Piemonte. Dai primi accertamenti non sarebbe emersa una causa evidente che spieghi come sia potuto finire dentro la turbina in movimento del macchinario. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, e disposto il sequestro del macchinario.
Se il contraente di un’assicurazione sulla vita muore senza testamento avendo designato, quali beneficiari della polizza, i suoi «eredi legittimi in parti uguali», la prestazione dell’assicuratore deve essere effettuata anche a vantaggio di coloro che sono chiamati all’eredità per «rappresentazione», e cioè siano figli di figli o di fratelli del de cuius qualora il loro ascendente non abbia potuto (perché premorto al de cuius) o non abbia voluto (perché vi abbia rinunciato) accettare l’eredità del de cuius. È quanto la Cassazione decide con l’ordinanza 24951 del 21 agosto 2023, nella quale viene pure statuito che, a vantaggio dei beneficiari della polizza sulla vita e a valere sull’indennizzo dovuto dall’assicuratore, decorrono gli interessi corrispettivi da calcolarsi dal giorno di apertura della successione del contraente.
Un capitolo da non più di 1-1,5 miliardi, al netto della dote consistente da recuperare per ”indicizzare” i trattamenti pensionistici alla corsa dell’inflazione. A meno di ripensamenti dell’ultima ora, le pensioni non dovrebbero assorbire molte tessere del mosaico della prossima manovra che il governo sta faticosamente cominciando a comporre. Il prossimo round tecnico con i sindacati è fissato il 5 settembre con all’ordine del giorno le mansioni gravose e la tutela previdenziale per le donne, ma la rotta è stata sostanzialmente già tracciata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che più volte ha ricordato quanto siano ridotti gli spazi di finanza pubblica a disposizione del governo e come la questione ”denatalità” renda di fatto insostenibile già nel medio periodo qualsiasi riforma previdenziale.