Secondo GlobalData, la realtà aumentata (AR) è destinata a diventare un mercato da 152 miliardi di dollari entro il 2030 e i suoi casi d’uso per il settore assicurativo sono in continua crescita. L’azienda rileva che la domanda di questa tecnologia da parte degli assicuratori è stata catalizzata dal COVID-19 e dalla necessità di effettuare ispezioni a distanza.
Il rapporto di GlobalData “Augmented Reality (AR) in Insurance” rivela la crescente domanda di tecnologia AR da parte degli assicuratori per combattere le sfide del settore come il COVID-19, il cambiamento climatico e la rapida digitalizzazione delle giovani generazioni.
Amrit Dhami, analista associato di GlobalData, commenta: “La pandemia di COVID-19 ha imposto agli assicuratori di iniziare a utilizzare la tecnologia AR sotto forma di piattaforme di ispezioni abilitate all’AR come servizio. Queste consentono agli assicuratori di effettuare ispezioni approfondite a distanza. Lo specialista può utilizzare l’AR su un flusso video in diretta con il cliente per contrassegnare punti specifici, sovrapporre testo e puntatori per guidarlo o misurare distanze reali sullo schermo. Inoltre, se è necessario l’intervento di un ingegnere del rischio o di un perito in loco, questi possono utilizzare gli occhiali intelligenti AR per essere guidati in sicurezza dai colleghi fuori sede, in modo da ridurre al minimo il numero di agenti necessari sul luogo del sinistro, mantenendo la collaborazione. La pandemia ha lasciato un’eredità di operazioni a distanza e non c’è da stupirsi se si considera che questo può ridurre significativamente i tempi di viaggio, i costi e le emissioni per le aziende. Per gli assicuratori, le ispezioni presso le piattaforme di assistenza continueranno a snellire il processo di liquidazione dei sinistri e consentiranno agli assicuratori di fornire un migliore servizio ai clienti”.
Il rapporto di GlobalData evidenzia anche che l’AR aiuta gli assicuratori a valutare i rischi associati a eventi meteorologici gravi e a pericoli naturali.
“L’AR consente agli assicuratori di simulare in modo efficace e sicuro i disastri della vita reale e di stimare i danni associati e i costi di riparazione. Gli assicuratori possono sovrapporre immagini AR a una stanza o a un ambiente per stimare l’entità dei danni causati da inondazioni, frane o altri disastri naturali. Mostrando ai clienti quanto potrebbe estendersi l’allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’acqua nel loro scantinato, possono informarli dei beni e dei dispositivi più a rischio di danneggiamento, assicurando l’adozione di misure preventive per ridurre i sinistri evitabili. È importante notare che gli assicuratori possono utilizzare gli occhiali AR per effettuare un sopralluogo sicuro dei siti danneggiati dopo eventi catastrofici. Informazioni come cianografie o planimetrie possono essere sovrapposte al campo visivo dell’agente, che può così localizzare tubi dell’acqua e del gas in modo sicuro e a mani libere”, prosegue Dhami.
L’AR è anche uno strumento chiave per mantenere la quota di mercato tra i clienti assicurativi più giovani. Ad esempio, l’app di GEICO utilizza l’AR e la fotocamera del telefono dell’utente per sovrapporre informazioni su diverse strutture e attrazioni nelle vicinanze.
Dhami aggiunge: “I clienti assicurativi di oggi, molti dei quali appartengono alla Generazione Z, si aspettano dai loro assicuratori un impegno e un’innovazione maggiori rispetto a quelli tradizionali. Le nuove compagnie assicurative stanno cercando sempre più di attrarre questa fascia demografica, quindi gli assicuratori tradizionali possono utilizzare l’AR per arricchire le loro campagne pubblicitarie e fornire servizi in-app divertenti per attirare i clienti più giovani e contrastare le compagnie assicurative. Il marketing AR è accessibile grazie all’ubiquità degli smartphone abilitati all’AR, quindi dovrebbe essere integrato nelle app esistenti degli assicuratori”.