Nel I trimestre 2022, la raccolta premi è pari a 37,5 mld, in calo del -5,5% rispetto al 2021 secondo quanto riporta l’Ivass nel suo bollettino statistico
La raccolta premi delle imprese vigilate IVASS (vita e danni) si attesta a 34,7 miliardi (92,5% del totale), in calo del -6,3% su base annua. Nel caso delle rappresentanze SEE la raccolta complessiva nel primo trimestre 2022 è stata di 2,8 miliardi (7,5% del totale), in aumento del +5,2%.
Nel settore vita, le prime 10 imprese su 67 operanti detengono il 65% della raccolta; l’impresa più rilevante raccoglie il 19%. Nel settore danni, le prime 10 imprese delle 128 operanti raccolgono il 59% del totale.
La raccolta premi vita
La raccolta premi del settore vita, pari a 27,3 miliardi di euro, è in calo dell’8,8% rispetto al primo trimestre del 2021. La flessione ha interessato i rami di maggiore dimensione, con un calo nel ramo I di -1,7 miliardi e nel ramo III, relativo alle polizze unit e index linked, di un miliardo circa.
Nel primo trimestre 2022 la produzione assicurativa vita con finalità previdenziali è pari a 1,7 miliardi, in crescita del +5,3% rispetto al 2021, anche dovuta ai Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo (PIP) di ramo III e ramo VI relativo ai Fondi pensione; i PIP di ramo I, prevalenti nell’offerta previdenziale, sono in calo (2,8%).
La nuova produzione del settore – di poco superiore a 19 miliardi di euro – diminuisce di 1,8 miliardi, a causa della contrazione delle polizze tradizionali (legate alla durata della vita umana, ramo I) e delle polizze unit e index linked (prodotti il cui rischio finanziario è a carico degli assicurati, ramo III).
La riduzione della raccolta ha interessato tutti i principali canali di distribuzione (-1,5 mld di euro presso sportelli bancari e postali e –770 milioni di euro per i consulenti finanziari).
La raccolta premi danni
La raccolta danni nel primo trimestre 2022 si attesta a 10,2 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2021 del +4,6% (+450 milioni). Continua la tendenza alla crescita in tutti i rami principali diversi dall’r.c. auto.
Oltre il 66% della raccolta danni è realizzata dalle agenzie con mandato (84,7% per le polizze r.c. auto); gli altri canali distributivi segnano incrementi salvo le cosiddette “altre forme di vendita diretta” (telefono e Internet).