di Emma Bonotti
La stretta monetaria della Banca Centrale Europea ha già indebolito la richiesta di finanziamenti da parte degli italiani. Secondo il Rapporto sul Credito Italiano-Trends & Inights di Experian, a luglio i mutui sono calati del 13,77% rispetto al mese precedente, zavorrati dall’aumento dei tassi di interesse e da altri fattori socioeconomici tra cui l’inflazione galoppante, la crisi politica e naturalmente la bassa stagionalità che caratterizza il periodo estivo. Armando Capone, general menager Italy di Experian fa notare che «l’incertezza economica attuale, abbinata all’accelerazione della crescita dei tassi di interesse, ha influito notevolmente sull’andamento negativo dei mutui», che nel mese di luglio sono risultati in calo persino rispetto allo stesso mese del 2020 (-6,9%). Un segnale positivo viene invece dagli altri tipi di prestiti, in leggero rialzo rispetto al mese di giugno nel caso sia di quelli finalizzati (+1,62%) che di quelli personali (+3,44%). Ancora più sorprendente la motivazione che spinge gli italiani ad indebitarsi: quasi uno su tre chiede un finanziamento per comprare un nuovo telefono cellulare. In crescita anche l’importo finanziato, con una media di 8.882 euro per il prestito finanziato e di 11.049 euro per quello personale. (riproduzione riservata)
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