GIURISPRUDENZA
Autore: Bianca Pascotto
ASSINEWS 344 – settembre 2022
Nessuna contravvenzione al ciclomotore che transita sulla corsia preferenziale, ma a ben vedere la Corte di Cassazione non si pronuncia sulla legittimità della condotta
Non me ne vogliano i centauri, i ciclisti, i “monopattinisti” e tutti coloro che possiedono ed utilizzano un veicolo a due o tre ruote, ma a costoro (e mi unisco al gruppo) è utile quanto doveroso ricordare che il codice della strada è un testo normativo che li riguarda direttamente e che i suoi precetti sono obbligatori alla medesima stregua degli automobilisti.
Se nei confronti di una buona parte dei centauri questa affermazione non corrisponde del tutto al vero, non altrettanto si può affermare – con ogni necessario distinguo – per coloro che circolano in bicicletta; assai frequentemente li vediamo bellamente circolare in contromano, circolare in ore notturne o di scarsa visibilità senza fanali, attraversare la sede stradale senza segnalare, circolare sui marciapiedi.
Che dire poi degli utilizzatori dei monopattini elettrici, che sfrecciano in ogni dove ed in ogni senso e superano a raso i pedoni sui marciapiedi, dimenticando del tutto che per loro (come per i ciclisti d’altronde) vige l’obbligo di transitare sulle piste ciclabili e, ove non esistano, sulla carreggiata.
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