OGGI LA SEMESTRALE. GLI ANALISTI IPOTIZZANO UNA FRENATA RISPETTO AGLI 1,5 MILIARDI DI UN ANNO FA. IN BALLO BUYBACK DA 500 MILIONI
di Anna Messia
Gli analisti stimano in media per Generali Assicurazioni un utile del primo semestre di 1,32 miliardi di euro. Un risultato che rappresenterebbe una frenata rispetto agli 1,54 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, ma già nel primo trimestre il gruppo assicurativo guidato da Philippe Donnet aveva subito un rallentamento (da 802 milioni a 727 milioni) a causa delle svalutazioni degli investimenti russi, che avevano pesato per 136 milioni.
I dati effettivi vengono diffusi dalla compagnia questa mattina dopo che ieri pomeriggio si è riunito il consiglio di amministrazione (e per la prima volta dopo settimane di scontri il board si è riunito al completo per approvare i conti, con Stefano Marsaglia rappresentante delle lista di minoranza al posto del dimissionario Francesco Gaetano Caltagirone. Una nomina che, come noto, ha però avuto il voto contrario degli altri due membri della lista di minoranza presentata lo scorso aprile all’assemblea di Generali da Caltagirone, ovvero i consiglieri Marina Brogi e Flavio Cattaneo. E aperta resta anche la questione dei comitati endo-consiliari che al momento non vedono la partecipazione dei consiglieri di minoranza. Intanto, tornando ai conti, gli analisti si aspettano un aumento dei premi a 41,119 miliardi rispetto ai 38 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, mentre il risultato operativo è visto in media a 2,96 miliardi, in pratica stazionario rispetto ai 3 miliardi di giugno 2021, così come il Solvency II atteso al 232%, ovvero 2,32 volte il minimo regolamentare (231% del primo semestre 2021). Sul tavolo della compagnia potrebbe esserci anche la questione del buy back da 500 milioni dopo che l’Ivass, nei giorni scorsi, ha autorizzato l’operazione.
A parlare del possibile acquisto delle azioni proprie era stato il cfo della compagnia, Cristiano Borean, con l’obiettivo di restituire in questo modo agli azionisti, remunerandoli attraverso l’annullamento delle azioni riacquistate, le risorse non utilizzate per le operazioni straordinarie, di fusione e di acquisizione, nel piano 2019-2021. L’autorizzazione dei soci è stata rilasciata dall’assemblea e Borean aveva detto che l’operazione di sarebbe potuta compiere l’anno e ora il momento potrebbe essere propizio viste le valutazioni del titolo.
Ieri le azioni Generali sono rimbalzate del 2,06% a 14,88 euro ma anche per la flessione delle borse, tra guerra e crisi energetica, il trend è negativo da settimane e il valore del titolo è oggi inferiore alla soglia dei 15,88 euro che dovrà essere raggiunto a ottobre per far scattare il piano azionario dei dipendenti, che è stato lanciato nel 2019 e che ha visto un’ampia adesione tra i lavoratori della compagnia. Un motivo in più per il buyback. (riproduzione riservata)
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