Il conto consuntivo 2020 dell’Inps mostra un avanzo di 88,415 miliardi, un risultato d’esercizio negativo per 25,200 mld e un patrimonio netto che scende da 39,759 a 14,559 mld. Sono i dati della relazione sulla gestione 2020 dell’Istituto approvata dalla Corte dei Conti in cui si evidenzia, nell’ambito delle entrate correnti (373,684 miliardi, in crescita di 18,460 sul 2019), un valore di quelle contributive pari al 60,25% di quelle accertate (225,150 miliardi, in valore assoluto).
La crisi pandemica ha inciso negativamente sulle entrate contributive per 11,061 mld determinando, invece, un aumento delle uscite per prestazioni istituzionali pari a 28,461 mld (359,517 in termini assoluti). Sul fronte delle agevolazioni contributive (17,471 mld), la Corte ha raccomandato la verifica preventiva sui requisiti di accesso alla riduzione del cuneo contributivo, per i casi di richieste di esonero contributivo derivanti dall’assunzione dei beneficiari. Sono state 237 (per un totale di 1.244.000 euro) le istanze di sgravio accolte, riferibili al credito di imposta per effetto di assunzioni di percettori di Reddito di cittadinanza.
Su 13.181 ispezioni in materia previdenziale, 8.477 hanno rilevato irregolarità. Sono 144.014 i lavoratori trovati in posizione irregolare, di cui 2.455 (circa il 2%) totalmente in nero.