Teresa Campo
Il boom vero e proprio di offerta si avrà a settembre. Ma tra le banche è già corsa a strutturare prodotti ad hoc con la formula del nuovo mutuo giovani. Diventa dunque concreto il potenziamento, voluto dal Governo, del fondo di garanzia sui mutui per la prima casa gestito da Consap che, fino al 30 giugno 2022, concederà a giovani under 36 con Isee inferiore a 40mila euro una copertura pari all’80% della quota capitale in caso di mutuo con loan to value superiore all’80%. Ma non solo: il potenziamento della garanzia rende molto più agevole alle banche concedere mutui anche al 100%, molto richiesti dai più giovani che proprio per l’età non hanno avuto il tempo di accumulare grandi risparmi, e a chi ha un lavoro atipico. Che ce ne fosse un gran bisogno lo dimostrano i dati: l’incertezza economica del Paese ha storicamente reso difficile i mutui per i giovani, e infatti quelli erogati agli under 36 anni sono passati dal 37,9% del 2011 al 28,9% nel 2021.
«Il precedente fondo garanzia prima casa aveva problemi di stanziamento e probabilmente non era la soluzione sufficiente per permettere di fare decollare il supporto ai giovani con lavori atipici», spiega Alessio Santarelli, direttore generale divisione broking del gruppo MutuiOnline. «Il nuovo strumento permette invece di risolvere entrambi i problemi». Elimina infatti la necessità di versare un anticipo, importante perché oggi è molto difficile avere un mutuo al 100%. C’è pochissima offerta ed è molto costoso, perché è previsto per le banche un maggiore assorbimento di capitale per tutti i mutui sopra l’80% di loan to value. Le banche per avere questo tipo di mutui spesso chiedono quella che è chiamata mortgage insurance, che ha un costo addizionale, e alzano il tasso di interesse. E permette di accettare i lavoratori atipici.
Entrambi gli aspetti sono di estrema importanza alla luce della composizione della domanda. Da inizio anno il portale MutuiOnline.it ha registrato 7 milioni di ricerche per mutui all’80% (un terzo delle quali proveniva dai giovani); quando ancora l’offerta dei prodotti era limitata (un’unica offerta con mortgage insurance). Ma è bastato il lancio di un primo prodotto adatto a risolvere entrambi gli aspetti (quello di Intesa Sanpaolo) per vedere importanti riflessi sull’andamento della domanda. Al 23 giugno 2021 (pre approvazione decreto) le richieste under 36 erano il 33,6% del totale, valore salito al 36,7% al 22 luglio 2021 e arrivare al 39,4% subito dopo il rilascio del mutuo giovani di Intesa Sanpaolo, il primo di questo tipo. Ancora più marcata la crescita se si paragona all’ultimo trimestre chiuso (con Decreto non ancora approvato) dove si passa dal 33,6% a 39,4% attuale (+17,3%)
A oggi l’offerta di prodotti ad hoc è comunque ancora limitata. «Le banche stanno impiegato del tempo per entrare, per due ragioni», prosegue Santarelli: «l’implementazione tecnica dell’esenzione fiscale sui finanziamenti, e poi la necessità di definire policy creditizie dove c’è la garanzia statale per i lavoratori atipici. Ma adesso diverse banche importanti stanno arrivando contemporaneamente». Per seguirle MutuiOnline ha appena arricchito il proprio portale di comparazione con una focalizzazione sull’offerta di mutui studiati appositamente per i giovani under 36.
Intesa Sanpaolo è stata appunto la prima, e con un tasso molto competitivo (1%). Domus Giovani Under 36, mutuo esistente già dedicato ai giovani, ha un accesso ora ampliato fino a 36 anni e fino a 40 anni di durata, nonché possibilità di 10 anni di preammortamento (ovvero la possibilità di rimborsare solo la quota interessi, nel periodo della vita più delicato dal punto di vista delle entrate) e copertura fino al 100% del valore dell’immobile. L’esenzione dell’imposta sostitutiva è estesa anche ai giovani under 36 con Isee superiore a 40 mila euro.
Anche diverse banche si stanno muovendo, da Unicredit e Crèdit Agricole. Unicredit si presenta con un prodotto leggermente più costoso, anch’esso con limite del finanziamento fissato a 250mila euro (su un mutuo a 20 anni da 100mila euro, il Taeg è di 1,61% in caso di tasso variabile, dell’1,66% con il fisso). Anche Crédit Agricole fissa a 250mila euro il tetto finanziabile al 100% tramite Consap e propone solo il tasso variabile con un doppio prodotto: uno assicurato e quindi scontato, l’altro non assicurato (per 240mila euro a 20 anni, il Taeg è rispettivamente di 0,9% e 1,38%).
Altre proposte stanno arrivando da Banca Sella, che ha già anticpato alcuni dettagli sul proprio sito, e Carige, mentre con mutuo Young Mediolanum offre un finanziamento per under 35, solo a tasso variabile,con Ltv massimo del 90% solo se almeno uno dei richiedenti è già titolare o contitolare di un conto corrente presso Mediolanum, aperto da almeno 6 mesi e con accredito dello stipendio. Costo in funzione del patrimonio che il cliente detiene in banca. Previste le opzioni salta rata e premio (-0,15% di spread) se alla fine di ogni periodo quinquennale di durata del finanziamento non sussistono rate insolute, Sconto massimo dello 0,45% nel corso della durata del mutuo.
«I giovani hanno sempre incontrato ostacoli di accesso a finanziamenti da parte degli Istituti di credito; nella
maggior parte dei casi dovuti ad un’insicurezza economica e occupazionale. Le nuove soluzioni di mutuo possono risolvere il problema», conclude Santarelli. «Siamo dunque a una fase di svolta per i giovani e la loro autonomia abitativa, e per il mercato se molti Istituti si muoveranno in questa direzione». (riproduzione riservata)
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