Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Amazon sceglie la via dell’autoregolamentazione per evitare nuove strette normative da parte delle autorità americane. Con un comunicato rilasciato nella giornata di ieri il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos ha annunciato che, a partire dal 1° settembre, pagherà un rimborso fino a 1.000 dollari ai consumatori che abbiano acquistato prodotti pericolosi o difettosi messi in commercio da venditori terzi, vale a dire più della metà del totale. I reclami di questa natura rappresentano oltre l’80% dei casi di risarcimento danni provenienti da prodotti venduti nella piattaforma. Al contempo la società ha annunciato che, «laddove il venditore non rispondesse o rifiutasse un reclamo ritenuto valido, Amazon potrebbe intervenire per pagare anche importi superiori».
Sono mesi movimentati nella compagine azionaria di Unipol. In attesa di sviluppi sul fronte del consolidamento, i grandi azionisti del gruppo bolognese si stanno riposizionando. Se nelle scorse settimane la holding Koru è salita al 3,34% del capitale, novità rilevanti potrebbero arrivare da Holmo, il veicolo che riunisce alcuni degli stakeholder storici e che oggi blinda il 6,7% dell’azionariato.
Anche i reati contravvenzionali diventano reati presupposto ai fini dell’applicabilità del reato di riciclaggio, auto riciclaggio e ricettazione. È quanto si legge nel decreto legislativo approvato il 5 agosto scorso dal consiglio dei ministri, finalizzato a recepire in Italia la direttiva 23 ottobre 2018 n. 1673 Ue del Parlamento europeo sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale (si veda ItaliaOggi del 6 e 7/8/2021). La direttiva doveva essere recepita entro lo scorso 3 dicembre.
Ritorno alla «normalità» per la prescrizione delle contribuzioni previdenziali e assistenziali. I relativi termini, infatti, hanno ripreso a decorrere ordinariamente, a partire dal 1° luglio, dopo le due sospensioni (di 129 e 182 giorni) per l’emergenza Covid. Lo spiega l’Inps nella circolare n. 126/2021 di ieri.
- Cattolica e i dubbi della Procura
Cattolica sotto i riflettori della Procura. Al momento non c’è un’ipotesi di reato, né indagati, ma solo l’apertura di un fascicolo secondo il “modello 45”. Perché pur senza esserci evidenze di reati c’è l’esigenza di scandagliare a fondo, di capire meglio se ci siano state condotte che abbiano contribuito a indebolire il patrimonio di Cattolica, quando ancora era una cooperativa. Il procuratore capo di Verona ha spiegato che gli uffici si stanno muovendo a partire dalle segnalazioni della Consob, a conclusione della sua ispezione del 2020. La Procura aveva già indagato per l’ipotesi di reato di illecita influenza sull’assemblea, recapitando un avviso di garanzia a undici esponenti tra cui l’allora presidente Paolo Bedoni, ma poi aveva archiviato anche se permangono “elementi di sospetto”, ha dichiarato alla stampa il procuratore capo Angela Barbaglio. Adesso si tratterà di verificare se altre scelte abbiano contribuito a indebolire la compagnia o a ledere interessi patrimoniali.
- Due morti e due feriti la strage senza fine sui posti di lavoro
Due lavoratori hanno perso la vita ieri nel Bergamasco e nell’Astigiano, altri due sono rimasti feriti in modo grave. È il bilancio di una giornata drammatica in un anno nero per il mondo del lavoro. Secondo i dati dell’Inail nei primi sei mesi del 2021 si sono registrati 538 morti, una media di tre al giorno, uno scenario che il presidente Inail Franco Bettoni definisce «indegno ». A questa macabra lista si è aggiunto ieri il nome di Giorgio Tibaldi, 56 anni, della provincia di Torino. Lavorava come tecnico manutentore di celle frigorifere. È rimasto vittima di un’esplosione mentre stava sistemando una cella di un negozio di surgelati in corso Alfieri, ad Asti. Le fiamme gli hanno ustionato il 70 per cento del volto e l’uomo è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Lavorava alla Dem Coperture di Brembate Sopra l’operaio di 36 anni, nato in India, residente a Presezzo che è morto cadendo da otto metri alla Tora Casting di via Mazzini, a San Paolo d’Argon, nel Bergamasco. Ieri mattina intorno alle 8, doveva rimuovere una copertura in amianto, ha messo un piede sopra un lucernario che ha ceduto ed è precipitato sbattendo la testa. La rete di sicurezza posizionata sotto all’area di lavoro non ha retto e ora gli ispettori dell’Ats Bergamo stanno cercando di capire se fosse difettosa o danneggiata. L’operaio è morto sul colpo. Due ore dopo il dramma di San Paolo, a Casnigo un camionista di 49 anni è stato investito da una sostanza dal caprolattame liquido contenuto nell’autocisterna che stava rovesciando. È grave e come lui un operaio di 64 anni di Caggiano, nel Salernitano, rimasto ferito in un incidente con il trattore che stava guidando. La trinciatrice gli ha amputato una gamba.
- Forti rincari anche sulle parcelle professionali
Il superbonus non è solo una questione di materiali. Anzi,il ruolo dei professionisti è centrale, anche considerando il numero piuttosto elevato di competenze necessarie: ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, geologi possono essere chiamati a alla progettazione dell’intervento, singolarmente o collettivamente. Questo aspetto ha il suo peso nel budget complessivo delle operazioni di superbonus, i cui limiti precisi (di soglia di spesa e di congruità della stessa) vanno considerate con attenzione. La questione comincia ad assumere la sua rilevanza in relazione ai due fattori che stanno rischiando di far saltare il banco laddove la differenza tra spesa coperta dal superbonus ed esborso finale risulti troppo pesante: l’aumento dei costi dei materiali, per ragioni di mercati internazionali o puramente speculative (si veda l’articolo qui sopra) e lo scivolamento della fatture professionali verso l’allineamento ai parametri previsti dal decreto della Giustizia del 17 giugno 2016, richiamato espressamente dal Dm Sviluppo del 20 agosto 2020. Quest’ultima norma identifica gli importi massimi che possano considerarsi “congrui”, cioè non contestabili in sede di asseverazioni e visto di conformità.
- Cattolica, la Procura indaga su danni ai soci
Non si fermano le indagini della Procura di Verona sulla vecchia gestione di Cattolica dopo l’archiviazione dell’inchiesta per illecita influenza sull’assemblea. Archiviazione che, come ha sottolineato il procuratore capo di Verona, Angela Barbaglio non rappresenta «una patente di regolarità» dell’assise ma è «intervenuta pur permanendo elementi di sospetto». Quanto al nuovo “filone”, la Consob, a valle dell’ispezione conclusa nel 2020, ha segnalato «tutta una serie di altre operazioni apparentemente irregolari o che comunque richiedono uno scandaglio di merito su cui è stato aperto» un modello 45 per «”atti non costituenti notizia di reato”» e che saranno approfondite allo scopo di verificare se hanno avuto effetti «lesivi» del «patrimonio della società» e abbiano provocato «danni per i soci», ha spiegato Barbaglio.
- Eurizon, con Pramerica a quota 425 miliardi
Presentata la prima semestrale dopo la fusione di Eurizon con Pramerica, la società di asset management acquisita da Intesa Sanpaolo a seguito dell’Opas sul gruppo Ubi Banca: l’asset under management consolidato delle due realtà si assesta a 425,8 miliardi di euro, in crescita di circa 8,7 miliardi da inizio anno spinto dall’effetto congiunto di buoni risultati di raccolta e andamento dei mercati. I risultati complessivi dei principali indicatori economici da inizio anno hanno evidenziato numeri in crescita: utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) a 393,7 milioni di euro (+45%), margine da commissioni a 595 milioni (+32,7%) e cost/income ratio sceso al 14,8%, rispetto al livello di 19,7% di fine giugno 2020. Positivi i dati di raccolta: 1,8 miliardi i flussi netti combinati per il semestre. I soli fondi aperti hanno registrato nei sei mesi ingressi netti per 3,7 miliardi da inizio anno, con il contributo maggiore derivante dai bilanciati (+ 2,3 miliardi), seguiti dagli azionari (+ 2 miliardi) e dagli obbligazionari (+ 857 milioni).
- Hacker, 612 milioni $ rubati in crypto asset
Attacco hacker alla catena di finanza decentralizzata Poly network. Il protocollo di Decentralised Finance, secondo le prime informazioni, avrebbe subito l’assalto cibernetico perdendo 612 milioni di dollari. Vale a dire: la cifra di gran lunga più alta nella storia delle piattaforme di finanza decentralizzata. Intanto sui mercati tradizionali torna a salire il petrolio, dopo le vendite registrate all’inizio della settimana a causa della variante Delta che potrebbe deprimere la domanda
- l condominio paga per i danni causati dall’appaltatore
Estensibile al condominio e all’amministratore la responsabilità dell’appaltatore per danni arrecati alla proprietà di un condòmino durante l’esecuzione delle opere per omessa vigilanza. È quanto emerge dalla ordinanza della Cassazione 20322 del 16 luglio 2021. Il caso da cui prende spunto la controversia era riconducibile a danni arrecati dall’appaltatore al giardino privato di un condòmino a seguito dell’esecuzione di opere che erano state appaltate dal condominio. Il giudice di merito (ovvero la Corte di appello di Napoli) rigettava la domanda esperita dal condòmino danneggiato nei confronti dell’appaltatore condominiale e condannava il condominio a pagare in suo favore una data somma di danaro (tra l’altro, detratto l’importo a carico dello stesso in ragione della sua quota millesimale). Al contempo, il giudice di merito rigettava la domanda di manleva formulata dal condominio nei confronti del citato appaltatore.
- Furti dai ponteggi: responsabilità condivisa