Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Alla fine di giugno il numero di posizioni presenti nelle forme pensionistiche complementari è di 9,223 milioni; la crescita rispetto alla fine del 2019, pari a 105 mila unità (1,2%), è inferiore rispetto ai periodi precedenti all’emergere dalla crisi epidemiologica ed è risultata pressoché nulla nel secondo trimestre. È quanto comunica la Covip, precisando che a tale numero di posizioni, che include anche quelle di coloro che aderiscono contemporaneamente a più forme, corrisponde un totale degli iscritti che può essere stimato in 8,3 milioni di individui. I fondi negoziali registrano circa 59 mila posizioni in più (1,9%). Nelle forme pensionistiche di mercato, i fondi aperti contano 1,57 milioni di posizioni, crescendo di circa 20 mila unità (1,3%) rispetto alla fine del 2019. Per i Pip «nuovi» il totale delle posizioni è di 3,444 milioni, in aumento nel semestre di circa 25.000 unità (0,7%).
Cattolica ha lasciato sul terreno ieri il 2,14% a 5,02 euro in una giornata travagliata che ha visto il Ftse Mib chiudere in rialzo dell’1,5%. Al centro dell’attenzione, l’intervento della Gdf che ha effettuato una perquisizione nella sede della compagnia per acquisire i documenti dopo gli accertamenti della Consob e su mandato della Procura di Verona. I finanzieri hanno notificando tre informative di garanzia al presidente del cda, Paolo Bedoni, al direttore generale Carlo Ferraresi e al segretario del cda Alessandro Lai ipotizzando il reato di illecita influenza sull’assemblea. Gli accertamenti fanno riferimento alle assise dell’aprile dello scorso anno, quando era ancora alla guida come ad Alberto Minali e quando per le nomine era stata presentata una sola lista, alle assemblee del giugno 2020 e a quella del 31 luglio scorso. Per queste ultime due riunioni era stato predisposto un rappresentante indipendente, Computershare, per la verifica del voto e delle deleghe.
- Auto, vendite luglio -11% Fca fa meglio del mercato
Ascesa dell’1,2% alla fine del mese di giugno del numero di posizioni presso le forme pensionistiche complementari, rispetto allo stesso periodo del 2019, giunta a quota 9,223 milioni (e i fondi negoziali vanno a quota 3,219 milioni, pari a +1,9%), ma si tratta di un incremento inferiore, rispetto alle fasi antecedenti l’emergere dalla crisi epidemiologica da Coronavirus, nonché «pressoché nullo nel secondo trimestre dell’anno». E, sebbene i mercati finanziari globali stiano recuperando terreno, dopo le pesanti perdite di avvio del 2020, i rendimenti della previdenza integrativa sono sì risaliti, pur continuando in media a rimanere negativi rispetto alla fine dell’anno passato: al netto dei costi di gestione e della fiscalità, infatti, i fondi negoziali hanno visto andare in fumo l’1,1%, percentuali che si elevano fino al 2,3% e al 6,5%, rispettivamente, per i fondi aperti e i Pip (Piani individuali pensionistici) di ramo III, caratterizzati generalmente da «una maggiore esposizione azionaria».
Un giro d’affari in monopattino. Con un aumento dei noleggi del 70%. Il trend dei mezzi elettrici, complici gli incentivi del governo, è in crescita in tutta Italia. È a Torino, però, che le aziende del settore hanno fatto registrare un incremento da record. Col monopattino che nel capoluogo piemontese si conferma il veicolo per eccellenza nella fase post pandemia.
In ogni angolo delle principali città, in seguito al lockdown, sono spuntati servizi di sharing per i monopattini. Sotto la Mole le imprese del comparto sono cinque. Una di queste è Dott. «Già a febbraio avevamo notato una crescita del 50% rispetto a dicembre», ha spiegato il responsabile della società, Davide Silvestri. «Durante il lockdown c’è stata una fisionomica decrescita sino all’80%, ma ora registriamo un aumento del 70%».
- L’inferno di Alessandria case e scuole scoperchiate “Sembrava una guerra”
Raffiche di vento così violente da sradicare di netto un cedro del Libano secolare e altri cento alberi, capaci di spazzare via decine di tetti. Le lamiere sono volate in piazza Matteotti e la scena sembra quella di un bombardamento aereo. Il vento a 106 chilometri orari non è durato più di mezz’ora. Poi è arrivato il nubifragio. I meteorologi lo chiamano Downburst. È un fenomeno circoscritto, colpisce piccole porzioni di territorio e sabato è toccato ad Alessandria, i confini del suo passaggio sono ben delineati già sull’autostrada. L’ospedale Civile di Alessandria è stato costretto a trasferire ad Asti una decina di pazienti per i danni al tetto del blocco operatorio e del reparto di degenza all’ottavo piano. In città i tetti danneggiati sono degli enormi cantieri con decine di uomini che tendono teli di plastica per coprire le solette esposte alla pioggia. Alessandria ha già chiesto il riconoscimento dello stato di calamità. Non è solo la città di Alessandria a invocare lo stato di calamità. Gli agricoltori parlano di «una strage nei campi» a causa delle piogge e della grandine che ha colpito diverse zone del Nord. Nel Sud Italia sono invece gli incendi a fare paura. Ondate di maltempo sempre più brevi ma dalla potenza devastante. Allagamenti e disagi si sono registrati in Lombardia, dove il Seveso è sorvegliato speciale e in Veneto dove Venezia aspetta l’acqua alta e gli interventi dei vigili del fuoco sono stati centinaia a Verona, Vicenza, Belluno e Padova.
- A Verona una faida poco Cattolica
Nuova faida a Verona tra Cattolica e l’ex amministratore delegato Alberto Minali. Una lite che si innesta sulle indagini a carico degli ex vertici del gruppo veneto e arriva in un momento di cambiamento dell’assicurazione mutualistica, che si è appena trasformata in spa. La Gdf sta indagando su Cattolica in seguito a un’esposto della Consob dello scorso novembre, fatto proprio da Minali, che era stato appena accompagnato alla porta. Secondo Minali, l’assicurazione che all’epoca votava per testa, avrebbe modificato ad arte lo svolgimento di ben tre assemblee tra il 2019 e il 2020.Cattolica, che ritiene le accuse fantasiose, si riserva di adire alle vie legali nei confronti di Minali. La guerra tra le mura di Verona e le sue fazioni, in realtà potrebbe avere riflessi più allargati, perchè la bagarre legale rischia di inficiare l’esito del prossimo aumento di capitale da mezzo miliardo, necessario per riequilibrare i conti, dove Generali si propone come cavaliere bianco e garantendo tre quinti della somma. Tra gli investitori c’è il finanziere Warren Buffett, la Fondazione Cariverona, la Coldiretti e un noto prelato: un copione di quelli capaci di ispirare perfino Dan Brown.
- Mercato auto, più contenuto il calo di luglio (-11%)
Non c’è ancora l’effetto ecobonus, ma le offerte promozionali delle case automobilistiche e dalle loro reti di vendita limitano i danni post Covid. Le immatricolazioni auto nel mese di luglio registrano una perdita dell’11% rispetto allo stesso periodo 2019, contenendo le precedenti flessioni di maggio (-49,6%) e giugno (-23,1%) è netto, considerato anche il fatto che i volumi registrati nei mesi estivi sono tradizionalmente bassi. In un quadro di recessione economica, con un Pil stimato in perdita a doppia cifra, il mercato auto nel 2020 secondo l’associazione non riuscirebbe a superare 1.200.000 immatricolazioni, perdendo il 37% delle auto rispetto al 2019. Un livello che ci riporterebbe ai valori del 1978. Ma la situazione attuale potrebbe sbloccarsi il prossimo anno quando si dovrebbe registrare un rimbalzo, con un recupero di 300.000 autovetture e un incremento delle vendite del 25% a 1.500.000 unità. Il crollo delle immatricolazioni di quest’anno fino a luglio (-41,72%) ha causato secondo Promotor perdite per il settore arrivate, per i primi sette mesi dell’anno, a 9,6 miliardi di euro di fatturato. Con l’erario che, soltanto per l’Iva sulle auto vendute in meno, ha accusato un minor gettito di 2,1 miliardi di euro.
- Exor, accordo con Covéa
La holding della famiglia Agnelli, Exor, ha raggiunto un’intesa con il gruppo francese Covéa (Covéa nei mesi scorsi aveva rinunciato all’acquisizione di PartnerRe da Exor), che investirà 1,5 miliardi di euro insieme alla stessa Exor in un veicolo gestito da PartnerRe.
- Moneyfarm, il nodo pensioni
Da un sondaggio condotto da Moneyfarm, società di gestione del risparmio con approccio digitale, su un campione di circa 1.380 investitori residenti in Italia, l’80% degli intervistati ha considerato la volatilità sui mercati degli ultimi mesi un’opportunità e non un rischio mentre un nodo da sciogliere rimangono le pensioni.
- Exor e Covea, la pace vale 1,5 miliardi di investimenti
Exor raggiunge un accordo con il gruppo francese Covea, dopo che nei mesi scorsi il colosso transalpino aveva rinunciato all’accordo di acquisto di Partner Re dalla cassaforte di casa Agnelli-Elkann. L’accordo prevede un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro da parte di Covea insieme alla stessa Exor in un veicolo che sarà gestito da Partner Re. Nel dettaglio, 750 milioni di euro verranno usati per investimenti al fianco di Exor. Gli altri 750 milioni di euro, con un lock-up da 3 a 5 anni, saranno invece investiti in alcuni veicoli speciali gestiti da Partner Re, che investiranno in contratti di riassicurazioni su catastrofi immobiliari e altri contratti a breve termine. Di questi, 500 milioni di investimenti saranno fatti al primo gennaio 2021 e gli altri 250 milioni prima o al primo gennaio 2024.
- Cattolica, Minali: «Bedoni gestiva così»
Ci sono anche le accuse dell’ex ad di Cattolica, Alberto Minali, sul sistema di raccolta dei voti dei soci dietro l’inchiesta della Procura di Verona che venerdì scorso ha notificato un avviso di garanzia al presidente, Paolo Bedoni, al dg, Carlo Ferraresi e al segretario del cda, Alessandro Lai. Convocato da Consob, nei mesi passati il manager ha ricostruito quello che a suo dire è lo «schema di mantenimento del potere posto in essere» da Bedoni, un sistema che «attraverso il controllo delle deleghe raccolte tramite agenti, fornitori e consulenti aziendali» e una «rete relazionale», che poggia anche su Coldiretti, sarebbe in grado «di influenzare l’esito delle votazioni in assemblea». In sostanza, Minali accusa Bedoni di averlo sostanzialmente cacciato per «impedire» che la sua azione di «pulizia aziendale» intralciasse lo schema che il presidente gestiva attraverso il controllo delle deleghe. Le indiscrezioni trovano la pronta reazione di Cattolica: «Saranno le autorità giudiziarie, nelle varie sedi, a giudicare la fantasiosa e ormai più che interessata ricostruzione degli eventi fornita dal signor Minali, che non solo l’azienda respinge in toto, ma che ritiene gravemente lesiva della propria immagine e della propria reputazione, con possibili gravi ripercussioni sull’andamento operativo della società.
- Fondi pensione in rosso per mercati e contributi in calo
I mercati in ripresa nel secondo trimestre hanno regalato un recupero ai rendimenti dei fondi pensione che, tuttavia, non è bastato a cancellare il segno meno rispetto ai livelli di fine 2019. E a farsi sentire sui saldi delle forme complementari di previdenza è stato pure il calo dei contributi, che nel primo semestre si sono fermati a 5,449 miliardi, in calo dello 0,4% rispetto ai primi sei mesi del 2019 . A fine giugno le risorse destinate alle prestazioni erano arrivate a 185,2 miliardi (+0,1% da inizio anno). Dopo la batosta Covid-19 del primo trimestre, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, ora per i fondi negoziali i rendimenti risultano in perdita per l’1,1%. Si sale al 2,3 e al 6,5, rispettivamente, per i fondi aperti e i Pip di ramo III, caratterizzati in media da una maggiore esposizione azionaria. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate, il risultato è stato pari allo 0,7 per cento.
- Aimuw si rafforza e trasforma in Spa
Aimuw si trasforma in società per azioni e completa la transizione verso una moderna organizzazione ad alto contenuto tecnologico, digitale e professionale. L’operazione rafforza il ruolo di Aimuw all’interno dell’intermediazione professionale assicurativa e riassicurativa, dando vita a una moderna underwriting agency, sul modello delle più avanzate ed attuali realtà internazionali.
- COVID-19: Miliardi di costi sanitari a lungo termine in anticipo
Alla fine di marzo, Laura Gross, 72 anni, si stava riprendendo da un intervento alla cistifellea a Fort Lee, New Jersey, quando si è ammalata di nuovo. La sua diagnosi è stata COVID-19. Quattro mesi dopo, questi sintomi rimangono. Gross vede un medico di base e specialisti tra cui un cardiologo, un pneumologo, un endocrinologo, un neurologo e un gastroenterologo. “Da aprile ho mal di testa. Non ho mai smesso di avere una temperatura bassa”, ha detto. Con la crescente evidenza che alcuni sopravvissuti di COVID-19 devono affrontare mesi, o forse anni, di complicazioni debilitanti, gli esperti sanitari stanno iniziando a studiare i possibili costi a lungo termine.
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Allo studio una tassazione straordinaria sulle assicurazioni complementari malattia
Gli assicuratori sanitari hanno risparmiato 2,6 miliardi di euro di rimborsi durante la crisi sanitaria. Il governo sta cercando di recuperare una parte di questo importo attraverso un contributo una tantum.
- Un lungo braccio di ferro tra Stato e assicurazioni