di Andrea Pira
Consob e Ivass allineano quanto più possibile le norme per la distribuzione di prodotti d’investimento assicurativo. Un lavoro di coordinamento con cui le due autorità hanno completato il recepimento della direttiva europea in materia, la cosiddetta Idd. Il frutto sono due nuovi regolamenti. Quello sul governo e controllo dei prodotti assicurativi per la vigilanza sulle compagnie presieduta dal direttore generale della Banca d’Italia, Daniele Franco, e quello sugli Intermediari della Commissione di regolamentazione dei mercati e la Borsa guidata da Paolo Savona.
L’intento è stato quello di disciplinare in modo unitario la distribuzione dei cosiddetti Ibip, sotto il cui ombrello ricadono polizze vita rivalutabili di ramo I collegate alle gestioni separate, unit e index linked di ramo III, polizze di capitalizzazione di ramo V e prodotti multiramo. Alla base c’è la volontà di rendere le norme quanto più omogenee a prescindere dal canale di distribuzione, con una disciplina unitaria.
Il nuovo quadro arriva al termine di un lungo confronto tra le due authority e gli operatori. Lo scorso autunno era stata infatti lanciata una consultazione per raccogliere le opinioni del mercato. La normativa ha quindi cercato di avvicinarsi quanto più possibile alla richieste dell’industria.
Il testo stato predisposto anche in ossequio al nuovo riparto di competenze sui soggetti vigilati da Consob e dall’Ivass sancito con la legge di delegazione europea 2016-2017. Risponde inoltre alle esortazioni del Fondo monetario internazionale sull’importanza di definire competenze e responsabilità ribadita anche con la pubblicazione dell’ultimo audit svolto sull’Ivass, nel quale ha riconosciuto come l’autorità italiana abbia sviluppato un’architettura normativa allineato a pieno alla disciplina di Solvency II e ai principi della Associazione internazionale dei supervisori assicurativi (Iais). Due le raccomandazioni che da Washington arrivano alla volta di Via del Quirinale: conferire all’Ivass poteri ministeriali sulla revoca delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività assicurativa e aumentare il personale. Altra preoccupazione sollevata dall’Fmi è l’esposizione del settore assicurativo sul debito pubblico, considerata un elemento di vulnerabilità .
Tornando ai regolamenti, la suddivisione dei poteri tra le due vigilanze è ancora legata al canale di vendita dei prodotti d’investimento assicurativo. L’Ivass controllerà la distribuzione attraverso compagnie, agenti, broker. Alla Consob spetterà invece la competenza sulle Poste, sugli intermediari finanziari e sulle banche da cui transita quasi l’80% delle Idd, venduti assieme ad altri prodotti di investimento.
Quanto al design dei prodotti, resta in capo a Ivass, anticipando la protezione del consumatore già a monte, nella fase di ideazione. Le compagnie dovranno definire a quale clientela il prodotto è destinato e invece quali tipologie di clienti non dovranno assolutamente essere rivolti perché inadeguati al profilo. Inoltre le assicurazioni dovranno controllare che il prodotto sia collocato nel mercato cui è dedicato. Infine, se il venditore opera in regime di consulenza obbligatoria, per il cliente dovrà essere gratuita. (riproduzione riservata)
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